Dove mangiare la migliore pinsa romana a Roma
La pinsa è un prodotto tipico della cucina romana che negli ultimi anni è diventata molto popolare: ecco dove mangiare la migliore pinsa a Roma
La pinsa è un’autentica delizia della cucina romana che sta conquistando il palato di molti, non solo a Roma ma anche in altre località italiane. Caratterizzata da un impasto leggero e altamente digeribile, la pinsa si distingue per la sua forma allungata e per avere una crosta alta e croccante.
La pinsa romana
La pinsa romana si dice abbia origini davvero antiche, risalenti addirittura all’epoca dell’antica Roma. Secondo alcuni, infatti, il termine “pinsa” deriverebbe dal latino “pinsere”, che significa “stendere” o “schiacciare” in riferimento a una specie di semplice focaccia mangiata dai contadini romani. Questa era formata da un impasto semplice e leggero realizzato con farine di cereali miste con l’acqua. Nonostante le storie sulla sua origine ora la pinsa è parte della tradizione culinaria romana e spesso rappresenta un’alternativa alla più conosciuta pizza, anche se è un prodotto diverso.
Tornando “ai giorni nostri” la pinsa moderna, secondo ‘Gambero Rosso’, è stata ideata nel 2001 dall’artigiano Corrado Di Marco. Di Marco usando una tecnica tramandata da suo nonno ha ideato un impasto speciale composto da un mix di farine di frumento, soia, riso e pasta madre di frumento essiccato. L’artigiano è così riuscito, usando una preparazione segreta, a ideare un impasto in grado di trattenere l’umidità durante la cottura che poi risulta croccante all’esterno e morbido all’interno. Dagli inizi degli anni duemila a oggi la pinsa è diventata un prodotto gourmet molto apprezzato per la sua leggerezza e versatilità ed è ora servita in molte pizzerie e ristoranti, divenendo un simbolo della cucina romana.
Gli ingredienti principali della pinsa sono una miscela di farine, solitamente di frumento, riso e soia, abbondante acqua, lievito naturale o di birra, e sale. La pinsa viene cotta in forno a legna e può essere condita con una varietà di ingredienti, dai classici pomodoro e mozzarella a prodotti più elaborati come prosciutto, rucola e scaglie di grana.
I migliori locali di Roma dove mangiare la pinsa
Negli ultimi anni, la popolarità della pinsa romana l’ha resa un’esperienza culinaria che racchiude storia e innovazione e un “must” per chi visita Roma e desidera assaporare una delle sue specialità gastronomiche più autentiche. Per questo ‘Gambero Rosso’ ha individuato i migliori locali dove mangiare la pinsa a Roma. Tra i primi indirizzi suggeriti c’è il Ponticello che ha ideato una sua versione con la pinsa “del Ponticello” che viene condita con ingredienti di stagione.
A seguire vengono suggeriti Pinsere, che sa affiancare alla pinsa più “classica” quella condita con ingredienti speciali come speck, fichi, bufala e menta, e La Pratolina, un locale storico per quanto riguarda la pinsa a Roma. Nella zona di Ostia Antica si trova Alimentari Bistrot, nato come negozio in cui comprare prodotti genuini e del territorio ora qui si può assaporare un’ottima pinsa. Nel parco dell’Appia Antica la pinsa migliore sembra si possa mangiare presso la Locanda Nocera mentre tra Tor de Cenci e Spinaceto bisogna andare da Loro, un classico locale di quartiere.
Un altro eccellente posto che prepara sia pizza napoletana che pinsa è Nuvole di Farina al Torrino, mentre all’Ardeatino c’è Trecastelli, famoso per l’impasto lievitato 72 ore e realizzato con tre diversi tipi di farine. Infine, viene raccomandato anche Pinsa e Buoi, un locale che a Roma ha ben tre sedi, San Giovanni, San Lorenzo e Parioli, e oltre a offrire piatti iconici della cucina romana come carbonara e amatriciana realizza anche un’ottima pinsa.
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