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Dopo il prosecco il Guardian attacca il pesto: "troppo salato, fa male alla salute"

Uno studio inglese reputa il pesto italiano troppo salato e quindi dannoso, ma la quantità di sodio è nei limiti consigliati dall'Oms

Dopo il prosecco il Guardian attacca il pesto: "troppo salato, fa male alla salute"Il pesto italiano? È troppo salato e fa male alla salute. Il tipico condimento a base di basilico aglio e pinoli, orgoglio culinario di Genova, protagonista di piatti italiani e internazionali, è stato analizzato e messo sotto accusa dal Consensus Action on Salt & Healt, un comitato di esperti della Gran Bretagna che analizza gli alimenti alla ricerca degli eccessi di sale. Obiettivo? La riduzione della sapidità negli alimenti che vengono consumati ogni giorno nel mondo, in modo da diminuire le conseguenze dannose per la salute che l’abuso di sodio può comportare.

La ricerca è stata ripresa e pubblicata anche dal “The Guardian” che dopo aver stroncato il Prosecco, ritenuto troppo acido e pericoloso per i denti, sferra un nuoco attacco a un tipico alimento del Made in Italy. Un atteggiamento lesivo per la reputazione dei prodotti italiani che ha causato anche un piccolo incidente diplomatico. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, ha affidato a un tweet una dura risposta al giornale britannico invitandolo a evitare di diffondere fake news sui prodotti che rappresentano la qualità italiana.

Le principali marche del Belpaese che commercializzano il pesto in Inghilterra hanno rispedito al mittente l’accusa sottolineando l’estrema qualità dei prodotti realizzati seguendo meticolosamente le ricette italiane. “Selezioniamo basilico fresco italiano e ingredienti controllati di alta qualità nel rispetto della tradizione gastronomica”.

La salute al primo posto, senza perdere in gusto e sapore. “Il sale – ha evidenziato uno dei principali produttori italiani finiti sotto accusa – è presente in ricetta non solo per dare sapore ma soprattutto per aspetti tecnologici, che ci consentono di non utilizzare alcun conservante nei pesti. Il pesto è un condimento tipico della dieta mediterranea, grazie al suo sapore intenso va utilizzato in piccole quantità e inserito all’interno di una dieta equilibrata e varia”.

Nel pesto sono presenti circa 2 grammi di sale per ogni 100 grammi di prodotto. L’organizzazione mondiale della Sanità raccomanda l’assunzione, per una persona adulta, di un minimo di 4 e un massimo di 6 grammi di sale al giorno. Un buon piatto di pasta condito con il pesto genovese quindi non crea alcun danno alla salute, ma semmai aumenta il buon umore e il piacere di mettersi a tavola davanti a uno dei rappresentanti più gustosi della tradizione gastronomica italiana.