Cupra Marittima: scoperti i resti di una chiesa medievale
Importante scoperta a Cupra Marittima: l'ultima campagna di scavi ha portato alla luce i resti di una chiesa più antica sotto la Pieve di San Basso
I ricercatori dell’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno scoperto le tracce di una chiesa altomedievale nella Pieve di San Basso, a Cupra Marittima: gli scavi condotti nel mese di ottobre all’interno dell’antica chiesa rurale, ufficialmente datata IX secolo d.C., hanno portato alla luce le tracce di un edificio più antico.
Quella sulla chiesa romanica dedicata al santo nizzardo Basso è una campagna di studi iniziata nel 2017, che oggi può aggiungere un importante tassello alla storia della Pieve San Basso, importante edificio in stile romanico che testimonia il passaggio epocale dalla civiltà romana a quella altomedievale, dalla divinazione della Dea Cupra alle prime forme cultuali cristiane.
La scoperta: un edificio più antico sotto la Pieve di San Basso
La Pieve di San Basso è un’antica chiesa rurale che sorge a poca distanza dall’area archeologica di Civita e dal tempio romano di Cupra Marittima, che di recente ha meravigliato gli archeologi rivelando importanti somiglianze con gli edifici di Pompei. Già considerata come una testimonianza di primo piano della continuità cultuale tra epoca romana e altomedievale nell’area del Piceno, la Pieve di San Basso a Civita ha rivelato – nel corso dell’ultima campagna di scavi – i resti di un altro edificio, più antico di quello di epoca romanica oggi visibile.
La scoperta si deve ai ricercatori del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, guidati dal direttore scientifico Sauro Gelichi e dagli archeologi Alessandro Alessio Rucco e Margherita Ferri. Gli scavi, si legge sulla pagina Facebook del Dipartimento, hanno permesso di aggiungere “un nuovo tassello alla storia di questo luogo suggestivo”.
Dalle indagini sono emerse nuove strutture murarie, divergenti rispetto a quelle dell’edificio romanico, e “frammenti litici lavorati di epoca romana e altomedievale, con tutta probabilità pertinenti all’antico arredo”. Sotto la Pieve, quindi, si trovano i resti di un antico edificio di culto altomedievale, in seguito ricostruito e ampliato.
Un luogo simbolo del passaggio tra mondo romano e medievale
La scoperta degli archeologi di Ca’ Foscari conferma che nell’area oggi occupata dalla Pieve di San Basso sorgeva un’altra chiesa, di epoca precedente. Che la chiesa dedicata a San Basso sia antichissima è cosa nota: nelle sue pertinenze si trovano diversi reperti di epoca romana e al suo interno decori databili al VIII secolo, oltre che tracce di diverse fasi edilizie risalenti all’epoca bizantina e longobarda.
Nel corso delle recenti indagini archeologiche sono emerse numerose sepolture che le analisi al Carbonio 14 datano all’VIII secolo, a conferma di quanto indicato nei precedenti studi di Giovanni Ciarrocchi, che già nel 2012 aveva individuato diverse fasi storiche nell’uso liturgico dell’antichissima chiesa.
La ricerca sulla Pieve di San Basso è particolarmente interessante anche perché aiuta a chiarire alcuni aspetti legati all’antico culto di San Basso: secondo la tradizione le spoglie del santo, rinvenute all’interno della cripta della Pieve, vennero trasferite in questo territorio tra il V e il VIII secolo.
La nuova scoperta degli archeologi certifica l’antichità del luogo di culto, che già nel Settecento era considerato storico e fa emergere in modo sempre più chiaro il ruolo simbolico di questo grande edificio rurale nel passaggio tra l’età tardo-antica e quella medievale, dalla città romana di Cupra Marittima al borgo medievale di Marano (quest’ultimo è stato il nome di Cupra Marittima fino al 1863). La Pieve San Basso si trova geograficamente a metà strada tra l’area in cui sorgevano gli edifici pubblici della città romana e l’antico abitato medievale, e potrebbe conservare ancora importanti tracce di questo passaggio epocale.
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