Cosa succede alla quadreria di Arcore di Berlusconi
Cosa sta succedendo alla quadreria di Villa San Martino ad Arcore che custodisce la vasta collezione di opere d'arte di proprietà di Silvio Berlusconi
La quadreria di Arcore di Silvio Berlusconi, contenente una vasta collezione di opere d’arte di scarso valore artistico appartenute all’ex Presidente del Consiglio deve essere dimessa: a causa dei tarli che hanno aggredito diverse tele e cornici, lo smantellamento è già iniziato.
Quadreria di Berlusconi: cosa succede
Tra le eredità del Cavaliere, la quadreria è forse quella più scomoda: un hangar con più di 25.000 opere tra dipinti e statue che che tra affitti e gestione costa quasi 800.000 euro all’anno. Al riguardo non circolano notizie certe, ma secondo le indiscrezioni l’intenzione degli eredi è quella di disfarsi della quadreria per via dei suoi costi onerosi.
A rendere ancora più problematica la situazione sono i tarli che hanno iniziato a divorare lentamente diverse cornici e anche i dipinti: il trattamento disinfestante, in alcuni casi, costerebbe più dell’opera aggredita. Alcuni hanno suggerito di smontare tutte le cornici presenti nell’hangar e sostituirle, ma anche un’operazione del genere avrebbe dei costi di gran lunga superiori al valore dei pezzi da salvare.
Cosa c’è nella quadreria di Silvio Berlusconi ad Arcore
Come detto sono più di 25.000 le opere presenti all’interno della quadreria di Silvio Berlusconi ad Arcore: molte di queste sono dovute ad acquisti frenetici del Cavaliere che in una fase della sua vita ha deciso di accumulare quadri su quadri. Ci sono dipinti di Madonne, quadri che riproducono scorci di alcuni dei luoghi del cuore di Berlusconi, da Napoli a Venezia, passando per Parigi, ma anche ritratti su tela e busti in marmo che raffigurano lo stesso ex Presidente del Consiglio.
Molti pezzi situati nell’hangar di Arcore sono stati acquistati direttamente da Berlusconi in tv, altri provengono da mercanti d’arte, altri ancora sono dono ricevuti da leader politici sia nazionali che stranieri come Putin, Orban, Conte o Di Maio. L’immensa collezione è catalogata e posta in rassegna nell’enorme magazzino di 4.500 metri quadrati posto a ridosso della tenuta di Villa San Martino.
Fanno parte della quadreria di Silvio Berlusconi anche molte copie di dipinti di artisti famosi, da Jacques-Louis David a Raffaello, passando per Leonardo da Vinci, quest’ultimo candidato per comparire sulle nuove banconote che verranno messe in circolazione in Europa a partire dal 2026.
Tutte le opere custodite sono state distribuite nei corridoi dell’hangar in relazione al loro genere: ci sono le composizioni floreali, l’epopea napoleonica, le scene di vita partenopea, le battaglie di mare e di terra, l’aristocrazia parigina e le opere religiose.
I numeri dell’hangar di Berlusconi
Come riferito da Repubblica in un report pubblicato durante il mese di luglio, sono questi i numeri della quadreria di Silvio Berlusconi ad Arcore: i quadri catalogati sono circa 25.000, pagati mediamente tra i 20.000 e i 150.000 mila euro dall’ex Presidente del Consiglio, escludendo ovviamente i numerosi doni ricevuti da politici, manager e giornalisti che ammontano a circa 600 pezzi.
La collezione è custodita all’interno di un hangar di circa 4.500 metri quadrati nel giardino della tenuta di Villa San Martino ad Arcore: secondo le stime, il valore degli acquisti di opere fatti da Berlusconi negli ultimi anni sarebbe di 20 milioni di euro.
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