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Dove sarà sepolto Berlusconi: il "caso" del mausoleo ad Arcore

Nel giorno del funerale di Stato per Silvio Berlusconi, regna ancora l'incertezza su dove verrà sepolto: il "caso" mausoleo e l'ipotesi cremazione

Nella giornata di mercoledì 14 giugno si celebrano i funerali di Stato per Silvio Berlusconi nel Duomo di Milano. Quello che succederà dopo è ancora un’incognita: il sogno di Silvio Berlusconi di essere sepolto nel mausoleo costruito dallo scultore Pietro Cascella all’interno di Villa San Martino ad Arcore potrebbe essere destinato a rimanere tale. Nelle ultime ore, però, è emersa l’ipotesi cremazione.

La storia del mausoleo a Villa San Martino ad Arcore

I lavori per la realizzazione del mausoleo dentro Villa San Martino ad Arcore iniziarono nel 1990 e terminarono nel 1993. A dare a Silvio Berlusconi l’idea fu la morte del padre Luigi, nel 1989. Ne parlò subito con lo scultore Pietro Cascella, artista di fama mondiale e suo amico. Proprio Cascella, in un’intervista riportata dall’agenzia ‘ANSA’, raccontò una volta: “Berlusconi mi disse: ‘Non farmi una cosa mortuaria con le falci, i teschi‘. Allora ho pensato all’alto, al cielo e ho fatto questa cosa che si chiama Volta Celeste“.

Il mausoleo, infatti, rappresenta idealmente la volta celeste. All’esterno, una scultura astratta realizzata in marmo bianco delle Alpi Apuane fa da cornice alla scala in travertino che conduce all’interno della struttura con un vestibolo e una porta scorrevole in pietra da cui si accede al corridoio che porta alle tombe.

Al centro c’è il sarcofago bianco realizzato per Silvio Berlusconi. Sulle pareti che lo circondano, invece, c’è un fregio che rappresenta delle catene, simbolo della famiglia.

Dopo la morte di Silvio Berlusconi, la vedova di Cascella, Cordelia von den Steinen, ha smentito all”Adnkronos’ le voci su una simbologia massonica: “Nessuno sa che ricevemmo una telefonata da Siracusa, volevano dedicare un monumento ad Archimede e proprio la sua passione per l’universo ha portato al primo bozzetto: una piattaforma quadrata con pilastri e corpi celesti. La richiesta, però, sfumò e quando Berlusconi chiese a Pietro di realizzare una tomba di famiglia per suo padre Luigi, ma senza croci o teschi, allora riprese quell’idea e la elaborò. Temevamo che volesse qualcosa di più ‘tradizionale’, tipo dei dipinti che potessero rappresentare la sua vita, invece accettò subito il progetto”.

Cordelia von den Steinen ha aggiunto: “Basta guardare le pubblicazioni per vedere che quel bozzetto precede l’incarico di Berlusconi. Eppure continua da decenni la libidine della maldicenza, ma tanto le parole vanno via e resta l’opera”.

Gli aneddoti sul mausoleo di Arcore: da Montanelli a Fede

Nell’idea di Silvio Berlusconi, il mausoleo a Villa San Martino ad Arcore, con i suoi numerosi loculi, era stato pensato per ospitare anche amici e parenti una volta dipartiti.

Celebre è l’aneddoto raccontato dal giornalista Indro Montanelli nelle sue memorie ‘Indro 900’ e ripreso da ‘Il Fatto Quotidiano’. L’aneddoto fa riferimento a un giorno in cui Silvio Berlusconi invitò Indro Montanelli a pranzo ad Arcore. Dopo il caffè lo ha portato a visitare l’opera di Cascella.

Il ricordo di Montanelli: “Mi mostrava tutti quei loculi intorno al suo sarcofago da faraone e mi diceva: ‘Indro, vedi, questo è il cerchio dell’amicizia. Lì andrà Fedele Confalonieri, lì Marcello Dell’Utri…’. Poi, a tradimento, mi indicò un loculo vuoto: ‘Ecco, lì io sarei veramente onorato se tu, Indro, volessi…’. Aveva l’aria ammiccante, come se stesse facendomi l’onore più grande della mia vita. Io, appellandomi a tutti gli scongiuri che mi vennero in mente, ammutolii. Poi mi venne di rispondere: ‘Domine, non sum dignus!’. E me la diedi a gambe”.

In un’intervista a ‘La Stampa’, nel 2008, Emilio Fede ha invece raccontato: “Un giorno Berlusconi mi portò a visitare il mausoleo e mi disse che con la famiglia voleva che ci fosse il posto per i suoi amici più cari. ‘Che sono pochi’, aggiunse. Ricordo che commentai: ‘Mi piacerebbe essere tra quelli‘. Solo questo”.

Il problema che “blocca” il Mausoleo e l’ipotesi cremazione

Nella stessa intervista, Emilio Fede, già nel 2008, raccontò che quello del mausoleo di Villa San Martino ad Arcore è “un progetto rimasto sulla carta”. Aggiungendo: “Non si possono seppellire i morti fuori dal cimitero e infatti anche sua mamma, Rosa, ora riposa al cimitero Monumentale nella tomba di famiglia accanto al marito, Luigi”.

A distanza di anni, la situazione si è evoluta (ma non troppo): stando a quanto riferito dall’agenzia ‘ANSA’, Silvio Berlusconi con ogni probabilità non potrà essere sepolto nel mausoleo. Al momento al sindaco di Arcore, Maurizio Bono, non sono pervenute richieste in tal senso.

‘La Repubblica’, però, ipotizza un altro scenario: Silvio Berlusconi potrebbe essere tumulato nella cappella gentilizia di villa San Martino ad Arcore, dove già si trovano le ceneri del padre Luigi e della madre Rosa, recentemente traslate dal cimitero Monumentale.

Come spiegato da ‘La Repubblica’, l’anticipazione filtrerebbe dalla fitta cortina di riserbo imposta dai familiari. Il fratello del fondatore di Forza Italia avrebbe già invitato gli amici più stretti a partecipare ad una messa in programma la prossima settimana nella cappella gentilizia. La famiglia di Silvio Berlusconi avrebbe deciso di optare per la cremazione per permettere la sepoltura nella residenza a lui tanto cara. Il sindaco di Arcore Maurizio Bono ha confermato che l’urna con le ceneri della mamma dell’ex presidente dl Consiglio si trova nella cappella di villa San Martino.