Il Colosseo in vendita in versione digitale: la nuova proposta
Un gruppo di artisti, curatori, filosofi e politici propone di mettere in vendita il Colosseo sfruttando gli Nft. Il precedente agli Uffizi col Tondo Doni.
Il Colosseo in vendita, ma in versione digitale. È la proposta che arriva da un gruppo di artisti, curatori e filosofi che chiedono di mettere la tecnologia al servizio dell’arte, avviando una “rivoluzione” sfruttando gli Nft.
Colosseo in vendita ma in versione digitale
Nella lettera riportata da ‘La Repubblica’, il collettivo – di cui fanno parte tra gli altri anche Alex Braga, Federico Clapis, Andrea Colamedici, Serena Tabacchi e Alessandro Fusacchia – sottolinea che “siamo all’inizio di una nuova era e come sempre l’arte ci sta suggerendo una strada. Facciamo del gemello digitale del Colosseo l’inizio di una nuova storia economica e culturale”.
La proposta è quella di sfruttare gli Nft, i “Non-Fungible Token”, per la vendita di un’opera d’arte come il Colosseo, che ha da poco svelato un nuovo percorso sotterraneo. Gli Nft sono certificati di autenticità digitale, informazioni digitali non modificabili di cui si parla molto da relativamente poco, soprattutto applicati al mondo dell’arte. L’idea è quella di mettere in vendita il Colosseo attraverso appunto un certificato di autenticità digitale che attesterebbe la proprietà, sempre digitale, di una riproduzione dell’opera.
Ovviamente la proposta solleva diverse questioni, in primis il valore da attribuire alla versione digitale di un’opera come il Colosseo, che presto avrà un’arena super tecnologica. Ma il collettivo che l’ha lanciata è fiducioso che si possa avviare una rivoluzione in questo senso, consentendo a musei ed enti locali di raccogliere fondi e di valorizzare il patrimonio artistico italiano “senza spostarlo di un centimetro”.
Nft, il precedente degli Uffizi
Nel maggio del 2021 le Gallerie degli Uffizi di Firenze sono stati il primo museo del mondo a vendere una copia digitale di un’opera.
Si tratta, nello specifico, del Tondo Doni di Michelangelo, una sacra famiglia dipinta dal maestro aretino che è stata venduta in versione digitale e unica. Nello specifico, una copia accuratissima realizzata in alta definizione e in scala 1:1 dell’originale, realizzata e brevettata dalla startup fiorentina Cinello.
La copia del Tondo Doni è stata autenticata tramite blockchain e trasformata in Non Fungibile Token venduto a un collezionista romano che l’ha pagata 70.000 euro.
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