Città leader contro i cambiamenti climatici: ci sono 2 italiane
Ci sono anche due città italiane nella classifica del Carbon Disclosure Project, che supporta enti pubblici e privati nella lotta al climate change
Ci sono anche due città italiane nell’elenco di quelle considerate leader nelle azioni intraprese per combattere il l’ambiente climatico. La classifica è del Carbon Disclosure Project, un’organizzazione no profit che opera a livello mondiale e aiuta enti pubblici e aziende a contrastare i cambiamenti climatici, e l’Italia è presente per il secondo anno di fila con una novità e una conferma.
Per il 2021 infatti le due città italiane che compaiono nella lista di 95 città leader nella lotta al cambiamento climatico sono Firenze e Padova. Firenze era già stata inserita nel 2020, primo anno di vita del progetto, mentre Padova ha preso il posto di Torino.
Cambiamenti climatici, l’impegno di Firenze
Il capoluogo toscano è stato premiato per gli investimenti nello sviluppo di progetti incentrati sulla mobilità elettrica e lo sharing, la creazione di nuove linee tram e il piano di forestazione urbana.
“Siamo orgogliosi di aver ottenuto questo riconoscimento per il secondo anno consecutivo – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella in una nota – Siamo convinti che sia proprio questo il momento, a pochi giorni dalla conclusione della Cop26, per prendere decisioni coraggiose e anche avveniristiche sul clima e sull’ambiente. Dopo la pandemia la direzione da intraprendere mi pare chiara: continuare a investire sulla sostenibilità e la vivibilità delle nostre città per arrivare a una ‘carbon neutrality‘ entro il 2040, come le città europee che aderiscono alla rete di Eurocities della quale sono presidente hanno da poche settimane annunciato”.
Cambiamenti climatici, Padova è la new entry
Soddisfatto anche il Comune di Padova, che ha reso noto che dall’ultimo monitoraggio dei dati ambientali è emerso come la città “stia effettivamente compiendo progressi significativi su questo fronte, attraverso un coinvolgimento attivo del settore privato e dei principali stakeholder del territorio – ha fatto sapere l’ente in una nota – Il Piano ha identificato 6 ambiti di intervento e 116 azioni di mitigazione e adattamento focalizzate sulla generazione di energia pulita, l’efficienza energetica di edifici, reti e servizi, la mobilità sostenibile, e la realizzazione di progetti e programmi per la gestione e la prevenzione degli eventi climatici estremi.
“Questo riconoscimento che arriva da un importante valutatore esterno ci rende felici per più ragioni – ha aggiunto l’assessora all’Ambiente Chiara Gallani – ci conforta sulla strada di pianificazione a breve e lungo periodo sul tema ambientale della decabornizzazione e sulle azioni di contrasto al surriscaldamento globale, dà atto del lavoro di trasparenza dei dati messi a disposizione e certifica il lavoro di monitoraggio delle azioni compiute”.
Ancora Chiara Gallani: “Trasparenza, controllo, pianificazione a 360 gradi delle azioni con ricadute ambientali sono i muri portanti di una città e di una comunità resistenti: il ragionamento politico di ampio respiro e tangibile che vogliamo accompagni le nostre azioni ora e in futuro. Essere arrivati per la prima volta – e tra le sole due città italiane – a questo traguardo rafforza la strada intrapresa”.
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