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Chef La Mantia: il piatto a meno di 10 euro contro il caro vita

Lo chef Filippo La Mantia ha spiegato alle telecamere del canale LA7 la ricetta di un piatto veloce ed economico per contrastare il caro vita

La Mantia e la ricetta contro il caro vita

Lo chef Filippo La Mantia ha raccontato come è possibile preparare un piatto per pranzo con meno di 10 euro. La sua è una ricetta con il caro prezzi che riguarda molti prodotti italiani.

La ricetta del piatto a 10 euro dello Chef La Mantia

Filippo La Mantia è lo chef di origini palermitane che ha acquisito la passione per la cucina in carcere e proprio da lì è iniziata la sua carriera in questo mondo.
In seguito a diverse esperienze come cuoco sia in Italia sia all’estero, La Mantia è  tornato nel nostro paese dove ha aperto e gestito diversi ristoranti a Roma e a Milano. Alle telecamere del canale LA7 il cuoco siciliano ha anche illustrato una delle sue ricette contro il caro prezzi che colpisce il portafogli degli italiani. “Con meno di dieci euro ho fatto due piatti, ma avrei potuto farne altri due”, dichiara La Mantia alla trasmissione L’aria che tira condotta da David Parenzo.

Lo chef poi racconta ai telespettatori la sua ricetta economica e veloce a base di cous cous e di un particolare pesto. Come prima cosa bisogna preparare il cous cous e poi realizzare il condimento frullando pomodorini, capperi, zenzero e limone. Altro suggerimento dato dallo chef è quello che bisogna sempre avere un buon olio d’oliva. La Mantia poi continua riportando quanto sia importante fare attenzione a quello che si acquista e dove lo si acquista. Il cuoco e imprenditore italiano suggerisce di acquistare certi prodotti al mercatino rionale o direttamente dai produttori. Fa un esempio proprio con l’insalata: “L’insalata comprata in busta, costa molto di più di quella ancora sporca di terra comprata al mercato.”

Chi è lo chef Filippo La Mantia

Filippo La Mantia nasce a Palermo nel 1960 e a poco più di vent’anni diventa un importante fotoreporter. Nel 1985, però, la mafia uccide Ninni Cassarà, stretto collaboratore del magistrato Giovanni Falcone, e i colpi di pistola sembrano essere partiti da un appartamento dove proprio La Mangia aveva vissuto in precedenza. Questa coincidenza gli costerà purtroppo quasi 7 mesi di carcere all’Ucciardone. Incarcerato ingiustamente La Mantia si avvicina alla cucina in prigione dove si appassiona ai fornelli.

Riottenuta la liberà Filippo La Mantia inizia a inseguire questa sua nuova passione che lo porta a fare varie esperienze in ristoranti sia Sicilia sia nel Lazio. All’inizio degli anni duemila apre il suo primo ristorante, “Zagara”, dove lui stesso si dichiara “oste e cuoco”, ma qualche anno dopo si trasferisce all’estero. Nel 2006, infatti, vola in Indonesia a lavorare per il resort “Losari Coffee Plantation”. Ritorna in Italia qualche anno dopo e apre a Roma “La Trattoria” in zona Pantheon. Negli anni la sua bravura e la sua fama crescono tanto che La Mantia inizia a cucinare anche per vip, personaggi famosi e capi di Stato.

Nel 2015 si trasferisce a Milano dove apre il “Ristorante La Mantia” in piazza Risorgimento ma a fine 2020 deve chiudere l’attività a causa della pandemia. Nel 2021, però, la città lo ripaga e riceve l’Ambrogino d’Oro per aver cucinato per il personale dell’ospedale Niguarda durante il periodo di lotta alla pandemia di Covid-19. Nel 2022 decide di riprovarci ed apre un nuovo ristorante al Mercato Centrale di Milano ma anche quest’esperienza è volta al termine perché lo chef denuncia difficoltà nel trovare personale e quindi si vede costretto a chiudere. La Mantia lancia proprio un allarme su questa cosa come già avevano fatto in passato colleghi come Carlo Cracco e Moreno Cedroni.