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Caro bollette, la focacceria lascia aperto il forno per tutti

Simone Arpe, titolare di una focacceria a Monterosso, mette a disposizione dei cittadini il forno per cuocere gratis contro il caro bollette

Forno

In un periodo in cui la maggioranza degli italiani fa i conti con il caro bollette e i rincari da record dei prezzi dell’energia, ci sono anche piccoli imprenditori che decidono di fare rete e supportare le comunità in cui vivono e lavorano. È il caso di Simone Arpe, titolare del forno “Il frantoio” di Monterosso, perla delle Cinque Terre, in Liguria.

L’esempio della focacceria contro il caro bollette

Nei giorni scorsi sulla vetrina del forno, una tipica focacceria ligure sempre affollata di turisti e residenti, è infatti comparso un cartello su cui campeggia la scritta “Si cuoce gratis al forno dalle 17 alle 18.50 causa crisi energetica. Siamo liguri”. I due titolari hanno deciso di mettere a disposizione il loro forno, acceso svariate ore al giorno per prepara focaccia, pane e altri prodotti, per consentire agli abitanti di Monterosso di portare le loro teglie e le loro preparazioni e ultimarne la cottura, tagliando i costi delle utenze domestiche.

Accendo il forno la mattina quando apro alle 5.30, poi durante le ore di lavoro resta sempre in funzione – ha spiegato Arpe al Secolo XIX – Così quando faccio la focaccia, in questo orario della sera, posso anche infornare le teglie dei miei compaesani che me le portano, per me non è un costo. Lavoro, in paese c’è gente, e questo è un modo per restituire alla comunità quello che ricevo dai turisti. Ora siamo tutti ricchi, ma in passato quando eravamo contadini e pescatori c’era l’usanza di portare il cibo a cuocere al forno. Era un aiuto per le famiglie e io oggi voglio fare la stessa cosa di allora”.

L’iniziativa ha riscosso un enorme successo e guadagnato eco mediatica via via che la foto del cartello ha iniziato a diffondersi sui social. Anche il sindaco di Monterosso, Emanuele Moggia, si è complimentato con Arpe: “In questi tempi che si prospettano più duri ed impegnativi , la solidarietà e l’aiuto reciproco scaldano il cuore”, ha detto su Facebook.

Maxi bollette, lo sfogo del titolare della gelateria Fassi

Quella di Arpe è un’iniziativa che colpisce ancora di più alla luce della situazione denunciata da moltissimi piccoli imprenditori italiani, che fanno i conti con bollette di luce e gas dai costi mai raggiunti. Soltanto qualche settimana fa il mastro gelataio Andrea Fassi, titolare della storica gelateria Fassi di Roma, ha denunciato di avere ricevuto una bolletta da 18mila euro per il consumo di elettricità di un solo mese.

“Questa bolletta è un insulto a tutto quello che ho fatto fino a ora – aveva scritto Fassi su Facebook – Come Amministratore Delegato del Palazzo del Freddo, come socio fondatore della Scuola di scrittura Genius, unico vero capolavoro dopo mia figlia Amelia, come consigliere Fipe e come vicepresidente dei locali storici d’Italia sempre per Fipe, penso questa bolletta sia un punto a capo per la mia vita e per quella di molti altri. Questa bolletta è l’esempio limpido del venir meno di un patto fondamentale tra stato e imprese, violenta i miei limiti, il mio ego, la mia onestà, i ragazzi che lavorano con me. E vale per tutti”.