Carlo Cracco, nuovo ristorante in Veneto? La sua risposta
In occasione della presentazione dei suoi 3 distillati, lo chef Carlo Cracco ha parlato dell'ipotesi di aprire un ristorante nel suo Veneto
Carlo Cracco è uno degli chef più noti in Italia. Non stupisce, quindi, che ogni sua nuova iniziativa professionale attiri sempre molta attenzione. L’ultima, in ordine di tempo, è rappresentata dalla presentazione dei suoi nuovi 3 distillati (amaro, gin e limoncello), avvenuta in Veneto.
Proprio il ritorno in Veneto di chef Cracco, nato a Creazzo, in provincia di Vicenza, ha offerto l’assist per tornare a parlare dell’ipotesi di aprire un ristorante nella regione che lo ha visto nascere. L’occasione è stata un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’.
Cracco e l’ipotesi di un ristorante in Veneto: la sua risposta
Carlo Cracco, nel corso dell’intervista, interpellato in merito, ha spiegato così il motivo per cui non ha mai aperto un ristorante nel “suo” Veneto: “Non c’è mai stata l’occasione. L’abbiamo anche cercata ma non c’è stata l’occasione giusta e firmare una cosa solo per dire che abbiamo preso un ristorante in Veneto non credo valga la pena”.
Cracco e il dialetto veneto: perché lo ha perso
A Cracco è stato chiesto conto anche del suo accento veneto “quasi sparito”. Lo chef ha risposto sorridendo: “Beh, sull’accento ci ho dovuto lavorare molto”. Poi ha aggiunto: “Una volta essere identificato per l’accento era una vergogna, la dovevi cancellare; oggi invece conservare la parlata della tua terra è un plus”.
Cracco e il sostegno a Sestri Levante contro la “sua” Vicenza
L’intervista a Carlo Cracco è stata anche l’occasione per chiarire il suo sostegno a Sestri Levante nella corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura, che vedeva coinvolta anche la “sua” Vicenza. Il sindaco vicentino ha ammesso che non avevano pensato allo chef e che non l’hanno contattato. Cracco ha tenuto a precisare: “Devo confessare che anche io ho scoperto solo successivamente che, oltre a Sestri Levante, c’era anche Vicenza. Un vicino di casa, che si occupa di promozione e comunicazione, con il quale avevo lavorato ai tempi di Expo, mi ha proposto di dare una mano a Sestri Levante, partendo dallo spunto che nel 2021 avevo aperto un ristorante a Portofino. E così ho fatto”.
Cracco e i tre nuovi distillati: la presentazione ufficiale
A proposito dei suoi 3 nuovi distillati, Carlo Cracco ha spiegato che il progetto “nasce da lontano. La passione per i distillati risale alla scuola alberghiera che ho frequentato a Recoaro Terme. Quando mi sono iscritto, volevo fare il barman. Poi mi hanno detto che avrei dovuto fare il cameriere, che a me non interessava”.
Ancora Cracco: “È un’idea che nasce nel 2015 e che ho portato avanti negli anni successivi in mezzo a tanti progetti. Ho trovato in Piemonte, nell’Antica distilleria Quaglia, l’interlocutore che venisse incontro alle mie esigenze. Io avevo immaginato il gusto del distillato esattamente come ti immagini il gusto del piatto. Solo che nel piatto il gusto lo senti in un boccone, nel distillato in un sorso”.
Lo chef ha poi raccontato: “Dopo mesi di prove, mi sono arrivate a Milano le prime bottiglie. Era la prima settimana di marzo del 2020, un paio di giorni e i ristoranti avrebbero chiuso per 2 mesi”.
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