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A Bologna il panificio che fa omaggi a chi ha i capelli rossi

Il forno, nel centro della città, offre biscotti e grissini a tutte le persone dalla capigliatura rossa

Il banco del pane

A Bologna c’è un forno che vuole rendere omaggio a tutte le persone con i capelli rossi. Per loro, c’è sempre un premio, che sia un biscotto o un grissino.

Succede a Il Banco del Pane, un forno nella storica via Zamboni a Bologna. Una sorta di vendetta per tutte quelle persone che, almeno una volta nella vita, si sono sentite un po’ derise per la loro particolare caratteristica, specialmente da bambini. L’idea è venuta a Marianna Bottura che gestisce l’attività bolognese e voleva trovare un modo per avere un rapporto più umano con i clienti, in un periodo in cui i cellulari rischiano di isolare sempre di più le persone. La tecnologia spezza quotidianamente il senso di importanza dei rapporti e a volte anche l’educazioni degli uni verso gli altri.

Passeggiando per le vie del centro di Bologna, vicino alle Due Torri che rappresentano uno dei simboli della città emiliana, ci si imbatte in un cartello che annuncia “Omaggio ai rossi” e invita tutte le persone dalla chioma scarlatta a recarsi nel forno di Via Zamboni. L’annuncio è stato tradotto anche in inglese: una mossa vincente visto che da quando il negozio è diventato “redhead friendly bakery” sono tantissimi i turisti stranieri che entrano incuriositi, soprattutto quelli che arrivano dal Nord dell’Europa.

Avere i capelli rossi è una caratteristica molto particolare e abbastanza unica. Nelle popolazioni caucasiche, il rutilismo (chiamato anche eritrismo o isabellismo) è occasionale e nonostante la credenza popolare, non è necessariamente relazionato con una carnagione più chiara della pelle e con la presenza di lentiggini. In Italia, la popolazione con i capelli rossi raggiunge lo 0,58%. Le zone più diffuse sono quelle dell’Europa occidentale e settentrionale, basti pensare che in Scozia il 10% degli abitanti ha la chioma rossastra.

Il Banco del Pane, a Bologna, è stato aperto dodici anni fa dal padre di Marianna che voleva portare, nel cuore della città, un forno che potesse offrire i prodotti di tutta la provincia di cui è appassionato. Con il passare del tempo, alla famiglia che gestisce questo forno-bottega, sono venute in mente tante idee affinché diventasse qualcosa di più di un negozio. Oltre a riservare un trattamento speciale per le persone dai capelli rossi, all’interno dell’esercizio è stata affissa una mappa, chiamata cartina dell’accoglienza, dove viene segnata la provenienza dei clienti che possono scrivere il proprio nome sulla nazione di appartenenza.