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A Bergamo e Firenze i musei ripartono coi dispositivi elettronici

A Bergamo e Firenze alcuni musei riaprono con i dispositivi elettronici che segnalano con vibrazione e luce se si è troppo vicini a un'altra persona

 

Per la Fase 2 dell’emergenza Covid-19 in Italia, i musei italiani hanno deciso di ricorrere (anche) alla tecnologia per evitare la diffusione del Coronavirus. Nello specifico, l’Accademia Carrara di Bergamo e l’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze hanno deciso di ripartire con l’ausilio di alcuni dispositivi elettronici, che saranno consegnati ai visitatori e che serviranno a segnalare se si è troppo vicini a un’altra persona. Sono i primi musei in Italia ad adottare questa tecnologia.

La Fase 2 dell’Accademia Carrara di Bergamo

L’Accademia Carrara di Bergamo riapre venerdì 22 maggio mettendo a disposizione del pubblico il dispositivo Fidelitas Distance per la gestione delle distanze sociali, costituito da braccialetti indossabili simili agli smartwatch. Il bracciale rileva la distanza minima da un’altra persona e avvisa se questa non viene rispettata, attraverso la vibrazione e una luce a led.

Oltre a questi dispositivi, il museo accoglierà i visitatori con un moderno sistema di rilevazione automatica della temperatura tramite termoscanner, soluzioni idroalcoliche disinfettanti per le mani lungo tutto il percorso di visita, mascherine e guanti per chi ne fosse sprovvisto e nuovi monitor con tutte le informazioni utili per il pubblico. L’ingresso è contingentato, ma è possibile prenotare la visita già dal 20 maggio online e via telefono. Al fine di disincentivare l’utilizzo di soldi contanti, il museo di Bergamo, tra le città più colpite dal Coronavirus, ha introdotto la modalità di pagamento Satispay.

La Fase 2 dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze

L’Opera di Santa Maria del Fiore ha deciso la riapertura di tutti i monumenti del Duomo di Firenze, incluso il museo, a partire da venerdì 22 maggio 2020. Le visite saranno gratuite fino al termine del mese. Resteranno chiuse la Cripta di Santa Reparata (troppo piccola per consentire il rispetto delle linee guida anti Coronavirus) e la Cupola del Brunelleschi (temporaneamente non accessibile a causa di alcuni lavori di manutenzione).

Gli ingressi saranno contingentati secondo le regole del dpcm del 17 maggio. Oltre al termoscanner, alla sanificazione certificata dei locali, alle postazioni per l’igiene delle mani e all’obbligo di uso della mascherina, anche all’Opera di Santa Maria del Fiore la riapertura prevede l’utilizzo di un piccolo dispositivo elettronico, chiamato Tag EGOpro Social Distancing, che vibra e si illumina se ci si avvicina troppo a un’altra persona.