Bar e ristoranti cari sul lago di Como? Nuovo trend dei turisti
I turisti stranieri hanno trovato uno stratagemma per godersi le vacanze estive sul lago di Como senza "cedere" agli aumenti in bar e ristoranti
I listini prezzi nei bar e ristoranti di tutta Italia sono lievitati nel corso degli ultimi anni: non è certo una novità, considerati i rincari nelle materie prime e l’inflazione galoppante. Sono soprattutto le località turistiche ad aver aumentato le tariffe, sfruttando un po’ anche la tendenza a “spremere” i visitatori in vacanza, come spesso accade in tutto il mondo. Sul lago di Como, tuttavia, i turisti hanno trovato uno stratagemma per spendere di meno, senza per questo godersi le loro ferie.
Aumento dei prezzi sul lago di Como
Proprio il lago di Como, già lo scorso anno, era finito nel mirino delle proteste dei turisti per i prezzi esagerati e per le richieste “extra” che apparivano ben poco giustificabili. L’estate 2024 è iniziata più o meno allo stesso modo, con tariffe ancora molto alte nei bar e nei ristoranti. Tanto che la maggior parte dei visitatori sta adottando delle strategie – a volte anche un po’ fantasiose – per cercare di risparmiare qualcosa.
A risentirne è lo shopping, nonostante i saldi delle ultime settimane: lo rivela Marco Cassina, presidente di Federmoda, che ha evidenziato come i turisti abbiano speso molto meno nei negozi di abbigliamento, rispetto agli scorsi anni. Si cerca di fare economia sul superfluo, in modo di godersi magari qualche giorno di vacanza in più. E per quanto riguarda il cibo? A meno di non aver scelto una soluzione all inclusive in albergo, è inevitabile dover affrontare la spesa per i pranzi e le cene fuori casa.
La soluzione dei turisti stranieri
I turisti, in particolar modo quelli stranieri, hanno deciso di risparmiare dove possibile, adottando quello che sembra essere diventato un vero e proprio trend estivo sul Lario. Semplicemente, si va a fare spesa al supermercato e poi si consuma il proprio pasto in qualche giardino, o su una spiaggia in riva al lago. Non è dunque raro, di questi tempi, imbattersi in visitatori armati di una cassa d’acqua, qualche busta della spesa e asciugamani per godersi un picnic a costo ridotto.
Certo, non è come andare al ristorante – e comunque impossibile non concedersi almeno una cena fuori, se si è in vacanza. Ma perlomeno questa strategia consente di non pagare un panino e una bibita persino più di 10 euro, come succederebbe in un bar. Forse è un pochino più scomodo, ma è senza dubbio molto piacevole mangiare seduti a terra, all’ombra di una pianta o guardando il lago che scintilla sotto i raggi del sole.
Un’altra idea che si è rapidamente diffusa, anche questa soprattutto tra i turisti stranieri, consiste nel concedersi un maxi gelato in alternativa al pranzo, in modo da gustare un pasto veloce, fresco e comunque soddisfacente. A Como, ad esempio, i residenti considerano i prezzi delle gelaterie un po’ troppo alti. Non è così per i visitatori provenienti da Stati Uniti, Irlanda e Olanda, che invece trovano le tariffe conformi con un gelato in cono grande da consumare con vista lago.
In città, in effetti, si possono trovare listini abbastanza abbordabili, con in media un prezzo tra i 3 e i 3,5 euro per un cono da due gusti e 4 euro per un cono da tre gusti. Ben diversa è la situazione in molte altre località d’Italia, come ad esempio Milano e Rimini, dove si toccano i 3 euro per un solo gusto. Ecco perché i turisti che arrivano sul lago di Como sfruttano questa ghiotta opportunità, approfittando di essere in vacanza e concedendosi qualche sgarro nella dieta.
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