Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Bambini al ristorante sì o no? L'esempio di chef Borghese

Si è riacceso il dibattito sulla presenza dei bambini nei ristoranti e lo Chef Alessandro Borghese, durante un'intervista, ha spiegato come la pensa

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Bambini al ristorante: Chef Borghese dà l'esempio

Il tema dei bambini al ristorante continua a dividere l’opinione pubblica, ristoratori e famiglie. Da una parte c’è chi ritiene che i più piccoli non siano adatti a certi ambienti, dove il comportamento vivace dei bambini potrebbe disturbare. Dall’altra, molti genitori rivendicano il diritto di portare i propri figli con sé. Su questo tema ‘La Cucina Italiana’ ha intervistato lo chef Alessandro Borghese che non solo gestisce ristoranti a Milano e Venezia ma è anche papà di due bimbe.

Il pensiero di Alessandro Borghese sulla presenza dei bambini al ristorante

Negli ultimi mesi, il dibattito sulla presenza dei bambini ai ristoranti si è riacceso a causa del caso di un ristoratore bolognese che ha affisso un cartello sconsigliando l’ingresso ai bambini. La costa ha suscitato reazioni contrastanti tra social, stampa e TV. In questo confronto, si è inserita anche l’opinione  di Alessandro Borghese, chef molto amato dal pubblico e volto noto del programma 4 Ristoranti, che quest’anno ha compiuto dieci anni festeggiando a Milano l’occasione.

Chef Borghese è anche padre di due bambine e intervistato da ‘La Cucina Italiana’, ha raccontato il suo punto di vista, portando l’esempio dei suoi ristoranti AB – Il Lusso della Semplicità a Milano e Venezia. Borghese ha raccontato che non solo accoglie volentieri i bambini nei suoi ristoranti, ma li considera una parte integrante del concetto di ospitalità. Con due figlie di 13 e 9 anni, Borghese ha ben presente le esigenze delle famiglie e ha progettato i suoi locali pensando anche ai più piccoli. Nei suoi ristoranti, infatti, tutto è studiato per rendere l’esperienza accessibile anche alle famiglie: ci sono spazi ben organizzati, menu dedicati, tovagliette da colorare e toilette attrezzate con fasciatoio e mini-sanitari.

L’accoglienza, però è pensata con cura a 360 gradi, anche per garantire tranquillità a chi cerca un’esperienza più riservata. A’ La Cucina Italiana’ ha spiegato: “Se prenota una coppia per festeggiare l’anniversario, non la mettiamo vicino a un tavolo con dei bambini”. Borghese sottolinea poi anche la responsabilità educativa dei genitori: “I bambini devono essere educati al rispetto delle regole. È nostro compito spiegare loro che ogni luogo, incluso il ristorante, ha delle dinamiche da rispettare”.

I ristoranti per bambini più originali in Italia

Mentre il dibattito prosegue, molti ristoratori italiani hanno scelto di trasformare l’esperienza gastronomica in un’avventura a misura di bambino, creando locali tematici capaci di affascinare grandi e piccoli. Ecco tre esempi tra i più originali d’Europa, tutti in Italia. Per gli amanti di Harry Potter, il Binario Magic Club a Palazzago è un sogno che diventa realtà. Situato in provincia di Bergamo, questo ristorante è interamente ispirato alla saga, con arredi, menu e atmosfera che richiamano Hogwarts. I bambini possono gustare piatti dai nomi fantasiosi come la pizza Mandragola o l’hamburger Corvo, e provare la mitica burrobirra.

Per gli appassionati di fumetti e supereroi a Milano c’è Super Heroes Steakhouse & Art Gallery. Il menu è un omaggio ai protagonisti dei comics: dallo Hulk Burger con mortadella e pistacchio al Bat Burger nero, fino allo Spiderpork con pulled pork e salsa al miele. Per chi ama la cucina giapponese e i manga, Mic Ramen è il punto di riferimento in diverse città italiane. Questa catena offre un’esperienza ispirata a personaggi come Naruto e Goku. Il menu, firmato dallo chef Giulio Lee, propone ramen e street food giapponese, in ambienti decorati come le pagine di un fumetto.