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L'Appia Antica è diventata un Patrimonio dell'Umanità Unesco

L'Appia Antica è ora ufficialmente riconosciuta come Patrimonio dell'Umanità Unesco, segnando un importante traguardo per la valorizzazione culturale

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

La Regina delle Vie, l’Appia Antica, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento. Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunitosi a Nuova Delhi, ha decretato l’inserimento della storica via nella Lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Questo importante traguardo rappresenta il culmine di una storia millenaria che vede l’Appia Antica estendersi per 540 chilometri, collegando Roma a Brindisi, attraversando quattro regioni italiane.

L’importanza culturale e storica dell’Appia Antica

L’opera fu iniziata nel 312 a.C. da Appio Claudio Cieco e, nel corso dei secoli, è stata estesa fino a raggiungere l’antica Capua, Benevento, Venosa, Taranto e infine Brindisi. Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, ha spiegato a ‘La Repubblica’ che il riconoscimento Unesco è frutto di un lavoro meticoloso durato oltre due anni e mezzo.

Il dossier presentato, che ha coinvolto il Ministero e numerose realtà locali, ha fornito una schedatura dettagliata dei monumenti lungo la via, dimostrando il valore storico e culturale dell’intera strada. “È un grande risultato, ma è anche una grande sfida, che vede coinvolte quattro regioni. Il lavoro inizia ora”, ha dichiarato il direttore nella sua intervista.

Questo incremento del turismo è visto come un’opportunità per i piccoli centri lungo il percorso dell’Appia, in particolare nelle regioni di Campania, Basilicata e Puglia.

Il riconoscimento non è solo simbolico, ma comporta effetti concreti significativi. “Essere sulla Lista del Patrimonio Unesco significa ricevere, nel circuito internazionale, l’attestazione di un marchio di qualità”. Secondo Quilici, vari studi hanno dimostrato che l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Unesco porta a un aumento dei flussi turistici, soprattutto nei luoghi meno conosciuti e frequentati.

Nuove iniziative per l’Appia Antica dopo il riconoscimento Unesco

Il futuro dell’Appia Antica appare promettente grazie a due importanti iniziative avviate di recente. Il Comune di Roma ha inaugurato i lavori per il Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, un percorso ciclabile di circa 50 chilometri che collegherà il centro di Roma con le aree periferiche. Questo progetto permetterà ai cittadini e ai turisti di esplorare l’Appia Antica a piedi o in bicicletta, dal Colosseo fino a Cecilia Metella.

Un altro progetto riguarda la regolamentazione del traffico sulla via, la Ztl. Questo intervento mira a proteggere i monumenti lungo l’Appia, seguendo l’esempio del Centro Storico di Roma, anch’esso patrimonio Unesco dal 1980. Quilici ha sottolineato l’importanza di queste iniziative per la salvaguardia e il rilancio dell’Appia Antica, unendo difesa del patrimonio e sviluppo turistico sostenibile.

Per celebrare l’inserimento dell’Appia Antica tra i siti patrimonio dell’umanità, sono in programma diverse iniziative culturali. Il progetto “Urbs dalla città alla campagna romana”, realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale Romano, mira a valorizzare, salvaguardare e restaurare i monumenti lungo la via.

Già in corso è la mostra “Via Appia. La strada che ci ha insegnato a viaggiare”, presso la sede di Capo di Bove, che sarà visitabile fino a dicembre. Questa esposizione, basata sul reportage fotografico di Andrea Frazzetta per il ‘National Geographic’, offre un percorso immersivo nella storia e nel presente dell’Appia.

Quilici ha invitato tutti, romani e turisti, a partecipare a queste iniziative, scoprendo e riscoprendo l’antico e moderno volto della Regina delle Vie. L’Appia Antica, ora riconosciuta a livello internazionale, si proietta verso un futuro di rinnovata attenzione e valorizzazione, rafforzando il suo ruolo di ponte tra passato e presente.