Antonino Cannavacciuolo aprirà un bistrot a Torino
Lo chef di “Cucine da incubo” ha scelto il capoluogo piemontese, dopo Villa Crespi e Novara. L'annuncio su Facebook: “Torino sto arrivando!”
Antonino Cannavacciuolo aprirà un bistrot a Torino. Il celebre protagonista di “Master Chef” e “Cucine da incubo Italia” ha deciso di aprire un locale nel capoluogo piemontese, tra corso Regina Margherita e via Porro. “Il mio Sud incontra il Nord in un Bistrot che vuole farti sentire come a casa. Ecco perché ho scelto una delle città più belle del nord Italia per la mia prossima apertura: Torino sto arrivando!”, ha scritto Cannavacciuolo sulla sua pagina Facebook e sulla fan page “Cannavacciuolo Bistrot Torino”, dove si possono vedere già le immagini dei dettagli degli interni del nuovo locale torinese.
Il Cannavacciuolo Bistrot sarà a due piani, come quello che lo chef partenopeo ha inaugurato a Novara, e avrà una cucina a semi-vista. L’inaugurazione è attesa in primavera, sebbene la moglie dello chef Cannavacciuolo, Cinzia Primatesta, ha dichiarato che vorrebbero riuscire ad aprire il bistrot già a febbraio.
Stando a quanto ha dichiarato la moglie dello chef stellato, l’obiettivo è portare a Torino i piatti e la creatività di Antonino Cannavacciuolo ad un prezzo accessibile, sperando di bissare il successo che hanno ottenuto a Novara. Il bistrot di Torino è il terzo locale che lo chef e personaggio televisivo ha aperto in Piemonte: Cannavacciuolo è infatti lo chef patron dell’Hotel Ristorante Villa Crespi, sulle sponde del Lago D’Orta, e nel 2015 ha aperto il Cannavacciuolo Cafè & Bistrot a Novara.
Tuttavia, la moglie Cinzia ha rivelato che nel nuovo bistrot di Torino i menù saranno diversi da quelli proposti nelle altre due strutture dello chef, con piatti legati al territorio, nello stile di Antonino Cannavacciuolo, il quale, stando alle affermazioni della sua consorte, “ha sempre avuto un debole per il tartufo e le carni piemontesi”.
“La scelta di Torino è dovuta anche al fatto che da anni vivo in Piemonte – ha dichiarato Cannavacciuolo – una regione dove mi trovo splendidamente, e quindi perché non fare qualcosa di bello anche nel capoluogo? La mia vena rimane sempre legata alla Campania, mia regione d’origine, che però ho unito al Piemonte, e mi sembra che queste due anime vadano d’accordo anche in cucina”.
La passione di Cannavacciuolo per Torino nasce quando da diciottenne si aggirava per le strade della città con la sua Cinquecento. “Mi ha colpito moltissimo la Mole Antonelliana – ha dichiarato lo chef stellato – mi sono sempre piaciuti i gianduiotti e i grissini, quindi ho tutti i requisiti per sentirmi attratto da questa città, che trovo splendida”.
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