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Quanto fatturano i ristoranti di chef Cannavacciuolo: le cifre

Quanto fatturano i ristoranti di Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef italiani più amati dal grande pubblico in Italia e anche all'estero

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Antonino Cannavacciuolo è uno degli chef italiani più amati: nel corso degli anni ha conquistato il grande pubblico grazie alla sua proverbiale simpatia mostrata nei tanti programmi tv ai quali ha partecipato.

Il palcoscenico televisivo non ha fatto altro che ampliare la fama che già lo precedeva, dall’alto del suo straordinario talento in cucina, testimoniato anche (ma non solo) dalle sette Stelle della Guida Michelin conquistate nell’arco della sua lunga carriera dietro ai fornelli.

Proprietario di diversi ristoranti e locali in giro per l’Italia, insieme alla consorte Cinzia Primatesta, Cannavacciuolo è anche imprenditore: ‘Affari Italiani’ ha provato a fare i “conti in tasca” allo chef campano presenza fissa tra i giudici di MasterChef Italia.

Il fatturato dei ristoranti di chef Antonino Cannvacciuolo

Lo chef campano, come riferito da ‘Affari Italiani’, è proprietario del 40% della Antonino srl, del 40% di Laboratorio Cannavacciuolo srl e del 50% di Cannavacciuolo Bistrot: la Antonino nel 2023 ha fatturato 762.000 euro.

I ricavi del 2023 di Laboratorio Cannavcciuolo sono pari a 2,2 milioni di euro, mentre la Cannavacciuolo Bistrot ha registrato ricavi per 2,3 milioni di euro.

La Antonino Srl è di proprietà del 40% della moglie dello chef Cinzia Primatesta e del restante 10% della Cannavacciuolo Consulting srl; per quanto riguarda Laboratorio Cannavacciuolo srl, il 45% è di proprietà della moglie e il restante 10% della Ca.Pri. srl dei due coniugi; Cannavacciuolo Bistrot, infine, è divisa a metà tra lo chef e la consorte.

I progetti di Cannavacciuolo tra cucina e tv

Come detto in carriera Antonino Cannavacciuolo ha conquistato ben sette Stelle della Guida Michelin: tre con il ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio, una con il Cannavacciuolo Café & Bistros di Novara, una con il Bistro Cannavacciuolo di Torino, una con il Cannavacciuolo Countryside di Ticciano, frazione di Vico Equense, e una con Cannavacciuolo Vineyard di Casanova, frazione di Terricciola.

Nonostante gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti nel corso degli anni, i progetti di Cannavacciuolo non si fermano e riguardano sia la cucina che la tv. A livello televisivo sono in arrivo le nuove stagioni dei programmi che più di tutti lo hanno fatto amare dal grande pubblico: MasterChef Italia, dove ricopre il ruolo di giudice insieme ai colleghi Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli, e Cucine da incubo, dove lo chef campano è chiamato ad andare in soccorso di ristoratori che hanno bisogno di risollevare le proprie sorti.

Sul fronte imprenditoriale, dopo aver detto addio al Bistrot di Novara, Cannavacciuolo ha deciso di aprire un locale all’aeroporto di Napoli, un nuovo ristorante ad Asti in Piemonte e ha lanciato il ready to drink Contrattino.

Durante il 2024 è stato inserito nella classifica dei migliori chef italiani stilata da parte del sito specializzato World Ratings, in compagnia di colleghi del calibro di Carlo Cracco, Massimiliano Alajmo, Davide Oldani, Nadia Santini, Antonia Klugmann, Cristina Bowerman e Niko Romito.

Nella classifica dedicata agli chef italiani più influenti sui social network, invece, chef Antonino Cannavacciuolo ha ottenuto la seconda posizione, dietro a Massimo Bottura e davanti alla famiglia Cerea composta da Chicco, Bobo e Rossella Cerea e da Francesco e Paolo Rota