"Giallo" anaconda a Roccasecca dei Volsci: scatta l'allarme
A Roccasecca dei Volsci, piccolo paese sui Monti Lepini in provincia di Latina, è scattato l'allarme anaconda: a lanciarlo è stata la sindaca
In provincia di Latina, più precisamente a Roccasecca dei Volsci, paese di poco più di mille abitanti, è scattato l’allarme anaconda. A lanciarlo, su un gruppo Facebook dedicato al Comune di Roccasecca dei Volsci, è stata direttamente la sindaca del piccolo borgo situato sui monti Lepini, al confine con la provincia di Frosinone.
Sul gruppo “Piazza virtuale del Comune Roccasecca dei Volsci”, Barbara Petroni ha scritto: “Prestate attenzione lungo gli argini del Fiume Amaseno poiché stamattina è stato avvistato un serpente di grandi dimensioni assimilabile a un’anaconda”. Tra i commenti al post, la prima cittadina di Roccasecca dei Volsci ha poi specificato che il fatto è stato segnalato ai Carabinieri Forestali.
Una delle prime ipotesi sull’accaduto è che qualcuno, in possesso del serpente, abbia deciso di disfarsi dall’animale abbandonandolo nei pressi del fiume.
Non è la prima volta che sui monti Lepini, in estate, si parla di serpenti di grandi dimensioni. Stesso discorso vale per Roccasecca dei Volsci. L’allarme anaconda nel borgo situato sui monti Lepini, inoltre, non è il primo allarme riguardante un animale che scatta in provincia di Latina quest’anno.
Nel mese di giugno, infatti, un esemplare di granchio blu è stato avvistato nei pressi della Foce di Rio Martino nel Parco Nazionale del Circeo. La presenza del callinectes sapidus mette a repentaglio l’ecosistema della zona perché si tratta di una specie aggressiva, vorace e onnivora.
In altre zone d’Italia, invece, a preoccupare sono altri animali. Per esempio, in Sardegna c’è un’emergenza cavallette: l’invasione di milioni di insetti ha spinto a richiedere lo stato di calamità per i paesi più colpiti, cioè quelli della Valle del Tirso, nel centro della regione, e in particolare Ottana, Orotelli, Oniferi, Orani, Illorai, Bolotana, Silanus e Bultei.
In Liguria e in Toscana, invece, l’allarme riguarda la vespa killer. Si tratta della vespa velutina, proveniente dal sud-est asiatico, grande più o meno come un calabrone. Dal momento che questa vespa è un predatore molto pericoloso (da qua il soprannome “killer”), rischia di fare una strage nella popolazione di api e di causare un impatto potenzialmente devastante sull’apicoltura, sull’ecosistema e sulla biodiversità delle aree sopracitate.
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