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Allarme vino in Italia: ce n'è troppo. L'appello

In Italia c'è un problema che riguarda l'eccessiva produzione di vino: da Assoenologi lanciano l'appello sul tema legato alla sovrapproduzione

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Vino rosso

In Italia si produce troppo vino: il tema del controllo dei volumi e della sovrapproduzione è stato uno dei principali argomenti di dibattito del 77esimo Congresso di Assoenologi, appuntamento annuale che nel 2024 è andato in scena a Cagliari.

Durante l’evento in terra sarda, sono intervenuto diversi personaggi di spicco del panorama, come il Presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella, ma anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e imprenditori del calibro di Brunello Cucinelli.

In Italia si produce troppo vino: appello di Assoenologi

A lanciare l’appello sulla sovrapproduzione di vino in Italia è stato Riccardo Cotarella, il presidente di Assoenologi: “Siamo in un momento estremamente delicato, le crisi internazionali mettono a dura prova i mercati – le parole del numero uno dell”Associazione Enologi Enotecnici Italiani riportate da Gambero Rosso – la sfida principale che riguarda il mondo del vino è legata alla sovrapproduzione”.

Cotarella ha evidenziato il grande problema che riguarda la sovrapproduzione del vino in Italia, un fattore che potrebbe influire in maniera negativa su una delle eccellenze del nostro Paese:  “Dobbiamo assolutamente diminuire le nostre produzioni, al di là delle richieste del mercato – ha dichiarato il Presidente di Assoenologi – sarebbe ottimale diminuire la produzione e innalzare ulteriormente la qualità dei nostri vini così da essere super concorrenziali a livello mondiale”.

Nel corso del suo intervento il presidente Riccardo Cotarella ha parlato di vino come miniera d’oro per l’Italia, definendolo anche un bene inesauribile: al tempo stesso, però, ha voluto lanciare il suo appello alla categoria in un momento molto delicato per un settore che, come altri, deve fare i conti con l’inflazione.

Oltre alla sovrapproduzione del vino, all’evento di Cagliari si è parlato di un altro argomento cruciale del settore, l’espianto dei vigneti. In Francia è stata lanciata un’iniziativa che ha portato a estirpare diversi vigneti: in seguito a ciò, il settimanale Tre Bicchieri ha condotto un sondaggio tra le imprese italiane del vino, andando a evidenziare come sia difficile riuscire a trovare una linea comune su questo fronte tra le diverse categorie coinvolte come produttori, cooperative e piccole imprese.

Gli interventi di Lollobrigida e Cucinelli

Nel corso del 77esimo Congresso di Assoenologi che si è svolto a Cagliari, inserita nella classifica delle città più generose d’Italia per la donazione degli organi, è intervenuto anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha espresso il seguente pensiero, chiamando in causa l’Unione Europea e ribadendo l’importanza dell’identità del vino italiano:

“Serve un’Europa che torni alle sue radici, quella dei padri fondatori che misero proprio l’agricoltura e la produzione al centro, per garantire prosperità ai propri popoli – ha dichiarato il Ministro Francesco Lollobrigida – il vino è cultura, identità, storia e da sempre un patrimonio della nostra alimentazione”.

Al congresso degli enologi ha partecipato, inoltre, l’imprenditore Brunello Cucinelli ha affrontato così il tema legato all’intelligenza artificiale e alla possibilità di utilizzarla nella produzione: “L’intelligenza artificiale ci aiuterà moltissimo, ma non posso immaginare che ci possa sostituire – ha spiegato il noto imprenditore – avremo bisogno sempre più di persone che generano, creano e di mani sapienti, ma le mani sapienti devono avere una giusta remunerazione”.