A Verona al via il campionato di Scianco, l'antico gioco patrimonio Unesco
Le domeniche di maggio la città dell'arena ospita un partecipato campionato dove rivive l'antico gioco medievale
Ci sono giochi che affondano radici nelle profondità del tempo, attività ludiche che riportano alla luce ricordi d’infanzia che rincorrono abitudini e consuetudini ormai perse nelle storia.
Dal 29 aprile fino al 27 maggio a Verona e provincia si giocherà il Campionato di uno dei giochi antichi più apprezzati nel Nord-Est: lo Scianco. Nella città dell’Arena, negli spazi allestiti al tradizionale gioco dove la parola d’ordine è resistere alle lusinghe dell’intrattenimento garantite dagli ultimi ritrovati tecnologici, il gioco dello Scianco sarà protagonista di un avvincente campionato.
Nel 2003 lo Scianco è stato dichiarato Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, entrando di diritto nel gotha delle attività umane degne di essere ricordate in eterno. Grazie a un campionato, giunto alla sedicesima edizione, che si organizza tra le mura scaligere, la città di Verona vanta la maggior concentrazione di giocatori che si sfidano nell’attività che richiede abilità e concentrazione.
La mania per lo Scianco è talmente radicata nella provincia e in alcuni comuni limitrofi alla città dell’arena che tutta la città si ferma e persino il traffico veicolare viene interrotto nei giorni in cui gli atleti dell’antica disciplina si sfidano nel gioco che vanta cultori in tutto il mondo, dal nord America all’Africa.
Ma quali sono le regole di un gioco così particolare che con lo scorrere del tempo non ha perso smalto e che anzi esalta profondi sentimenti aggregativi? L’attività è molto semplice: con un lungo pezzo di legno si deve colpire e far saltare verso l’alto un pezzo di legno più piccolo e farlo arrivare il più lontano possibile.
Gli attrezzi dell sport che ha vaghe somiglianze con il baseball e il cricket è innanzitutto lo s-cianco, da cui la disciplina ludica prende il nome. Si tratta del più corto dei due elementi fondamentali dello sport. In italiano è conosciuto anche con il nome di “lippa” anche se ogni regione italiana ha il suo modo di denominarlo: a Milano si chiama “Rella”, a Roma “Nizza” e a Napoli “Mazza e Pivezo”. Una diffusione capillare su tutto il territorio italiano che ricorda quanto fosse diffuso il gioco arrivato nella penisola, approssimativamente, nel XV secolo.
Dopo l’esordio del 29 aprile a Caselle di Sommacampagna, si giocherà allo Scianco domenica 6 maggio a Garda e a San Giovanni Lupatolo. Dal 13 maggio a Bosco Chiesanuova e poi il 20 maggio a San Martino Buon Albergo.
Ma il vero appuntamento da non perdere è quello del 27 maggio quando i più bravi si sfideranno a Verona, presso Castel San Pietro e il Parco delle Colombare, che diverranno campi da gioco di un’attività ludica che si mantiene ben in forma nonostante l’incedere del tempo
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