La via Francigena si candida a Patrimonio Unesco
Al via il percorso per candidare la Via Francigena alla Lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco. Sette le Regioni coinvolte
Prende il via da Firenze il percorso per candidare la Via Francigena italiana alla Lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Il progetto di candidatura dell’itinerario millenario, che attraversa l’Italia dal Nord al Centro, coinvolge le Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
Il progetto, presentato a Firenze, ha come obiettivo la valorizzazione della porzione del tracciato che attraversa le Regioni interessate, “nella prospettiva di vederne riconosciuta l’eccezionale particolarità ed importanza, sia sotto il profilo culturale che naturale”, si legge nella nota degli assessori alla Cultura che hanno firmato l’intesa.
La proposta è stata lanciata dall’assessore della Valle d’Aosta, Emily Rini e approvata all’unanimità.
Tra i punti discussi, “l’individuazione di una Regione capofila, per semplificare l’attuazione del progetto di candidatura e per assicurare il massimo raccordo tra le Regioni, gli enti locali coinvolti, la Commissione nazionale italiana per l’Unesco e i Ministeri competenti”. Il percorso di valorizzazione della via di pellegrinaggio italiano avrebbe “un’importante ricaduta turistica sui territori interessati e quindi una conseguente ricaduta economica”, sottolinea Rini.
La Via Francigena è l’itinerario storico che dal Nord dell’Europa portava a Roma. Ancora oggi è uno dei pellegrinaggi più famosi e amati. Lunga 1.800 chilometri – di cui 850 in Italia – e divisa in circa settanta tappe, nel 990 d. C. venne attraversata dall’arcivescovo Sigerico di Canterbury, il quale lasciò un diario di viaggio molto dettagliato, in cui aveva annotato l’intero percorso fino alla città eterna, incluse le stazioni dove i pellegrini potevano pernottare.
Oggi la Via Francigena è uno dei cammini della fede più noti, che parte da Canterbury, in Inghilterra, e si conclude a Roma, in piazza San Pietro. Tuttavia, non tutti intraprendono il suggestivo percorso per motivi religiosi. C’è chi è mosso da interessi culturali, chi dalla scelta di un turismo lontano da quello di massa, chi ancora dalla curiosità di scoprire luoghi incantevoli o di sfidare se stesso con un viaggio che impegna corpo e anima.
Le tappe italiane più suggestive
Attraversando la pianura alluvionale del Basso Pavese, si incontrano i caratteristici terrazzi fluviali e diversi gioielli architettonici come la magnifica facciata di S. Michele a Pavia e la piccola Chiesa di S. Giacomo. Altrettanto suggestivo è il percorso che parte da San Gimignano, in provincia di Siena, per poi dirigersi verso l’Abbazia di Monte Oliveto Minore.
Più a Sud, tra Radicofani e Acquapendente, sul confine tra Toscana e Lazio, troviamo un altro dei percorsi più belli del cammino. Si parte dalla Chiesa di San Pietro, a Radicofani, e si arriva alla Chiesa del Santo Sepolcro, ad Acquapendente. Qui si può ammirare il tratto della vecchia Cassia, scoprendo il borgo incontaminato di Centeno, dove fece tappa Galileo prima di arrivare a Roma per il giudizio del Santo Uffizio.
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