Scoperto l'antico porto di Pisa, si trova vicino Livorno
Grazie agli studi effettuati da un team di geo-archeologi è stato possibile individuare l'antico porto in una laguna a sud della città
Il glorioso e antico porto di Pisa riemerge dagli stessi sedimenti che ne hanno causato il declino dopo che i fiumi hanno ridisegnato la costa del territorio dove era situata una delle più gloriose repubbliche marinare della storia.
In questo lembo di mare sono passate le imbarcazioni degli antichi romani, hanno commerciato nell’antico e famoso porto toscano i mercanti più scaltri di tutto il medioevo e alcune delle navi che hanno combattute epiche battaglie navali con protagonista la città di Pisa sono salpate proprio da questo porto che oggi è sepolto da cumuli di sabbia formatesi nei secoli, ma che grazie all’azione dei ricercatori sta pian piano tornando alla luce per raccontare alcuni aspetti inediti di un luogo che è stato uno dei fulcri strategici del periodo medievale.
Sulla rivista Scientific Reports i ricercatori italo francesi, che stanno scandagliando la zona in cerca elementi utili, hanno pubblicato i primi risultati degli studi per capire anche gli scenari che nel prossimo futuro ci aspettano per effetto dei cambiamenti climatici.
Monica Bini geo-archeologa dell’università di Pisa, ha sottolineato quanto siano importanti gli studi che si stanno effettuando nell’area dove c’era l’antico porto della città dalla torre pendente: è infatti la prima volta che grazie a dei dati forniti dai rilievi effettuati nel sottosuolo, è possibile localizzare l’area in cui si supponeva fosse l’antico porto.
Dopo aver studiato le fonti storiche che approssimativamente documentavano la sua presenza proprio in quel luogo e forti anche degli scavi effettuati dalla archeologa Marinella Pasquinucci, che aveva riportato alla luce gli antichi magazzini del porto, mancava proprio l’esatta ubicazione del porto.
Solo grazie all’analisi geomorfologica del territorio a sud di Pisa è stato possibile individuare con assoluta certezza il luogo dove si ergeva l’importante porto che nel tempo, a causa della graduale scomparsa, ha ceduto il testimone a Livorno.
A dare assoluta certezza della scoperta è stato il carotaggio che ha raggiunto i nove metri di profondità. Gli strati riportati alla luce hanno raccontato 8 millenni di storia racchiusi in sedimenti, antichi pollini fossilizzati e microfossili, una vera enciclopedia che ha permesso ai ricercatori di capire qualcosa in più sul territorio che ospitava il vecchio scrigno di imbarcazioni.
Il luogo scelto dai pisani per costruire il molo era un’insenatura naturale con un’ampiezza di diversi chilometri e collegata in maniera ottimale con il mare. Un luogo ideale dove portare al sicuro le imbarcazioni.
Con il tempo i sedimenti depositati dai fiumi hanno portato la linea della costa sempre più verso ovest comportando la diminuzione dell’accesso del mare a la chiusura della laguna.
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