Zifi in Sardegna: avvistamento molto raro
Un team di ricercatori si è imbattuto in un gruppo di rarissimi zifi, i primi documentati a sud dell'isola di Tavolara, nella Sardegna nord-orientale
Il mare della Sardegna continua a regalare avvistamenti molto speciali, in questa estate 2020. Dopo la balenottera, osservata al largo del’Isola dell’Asinara, dei rari esemplari hanno fatto la loro comparsa in acque sarde. Si tratta dei primi zifi documentati a sud dell’isola di Tavolara.
Nei giorni scorsi, durante un’escursione a bordo di una imbarcazione di WWS – Whale Watching Sardinia – Snorkeling Offshore, i ricercatori di SEA ME Sardinia si sono imbattuti in un gruppo di circa 40 delfini comuni, tra cui c’erano anche molti cuccioli. Un avvistamento di per sé insolito al largo della Sardegna nord-orientale, nel Canyon di Caprera.
A dispetto del nome, infatti, il delfino comune è considerato in pericolo di estinzione nel Mediterraneo, tanto da essere stato inserito nella Lista Rossa IUCN, dove figurano anche i grampi, tornati nel mare di Ischia dopo 3 anni.
Tuttavia, quella dei cetacei più amati e conosciuti al mondo non è stata l’unica osservazione speciale in acque sarde. Durante la campagna di ricerca al largo della costa meridionale di Tavolara, nella nuova area SIC (Sito di Interesse Comunitario) recentemente istituita dalla Regione Sardegna, il team di SEA ME Sardinia è incappato in un gruppo di zifi composto di un maschio adulto e una madre col proprio cucciolo.
“SEA ME Sardinia da anni studia la popolazione di zifi che stanziano nelle acque in prossimità del Canyon di Caprera (di cui l’Associazione ha messo a punto un catalogo di foto ID per il Mar Mediterraneo che è il secondo in dimensione dopo quello del Mar Ligure, con circa un centinaio di animali), ma questo è il primo avvistamento documentato per questa specie a sud di Tavolara”, si legge sulla pagina Facebook dell’associazione.
Lo zifio (Ziphius cavirostris) è un cetaceo poco comune, di cui non si sa ancora abbastanza. Vive localizzato in poche aree nel Mediterraneo ed è particolarmente sensibile all’inquinamento acustico. Se ne conoscono le popolazioni del Mar Ligure, del Mare di Alboran, delle Baleari e del Mar Tirreno, nel Canyon di Caprera.
“Avvistare gli zifi in queste acque è come vedere una tigre bianca in libertà”, hanno chiosato sui social i ricercatori di SEA ME Sardinia.
L’associazione ha quindi ribadito il proprio impegno nell’incrementare l’attenzione sull’importanza di queste specie e sul mare che bagna la costa nord-orientale della Sardegna, che oltre ad essere meta ambita per il turismo estivo è anche un’oasi di biodiversità da proteggere e tutelare.
Tra gli avvistamenti sorprendenti di questa estate, non è stata da meno la Sicilia, che ha regalato immagini spettacolari di un branco di capodogli, avvistato al largo delle coste di Lipari.
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