Tra Vicenza, Padova e Venezia: itinerario tra le Ville Palladiane
Celebre architetto italiano del Rinascimento, Andrea Palladio (1508-1580) è stato il creatore di alcune delle ville più belle che caratterizzano il patrimonio architettonico italiano. In particolare “La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto” sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità grazie al lavoro svolto proprio da Andrea Palladio, nome d’arte di Andrea di Pietro della Gondola. Palladio ai tempi della Repubblica Veneziana venne incaricato da molti nobili veneziani di progettare residenze che rispondessero alle nuove esigenze della nobiltà.
Diversamente dalle ville romane e dalle quelle medicee toscane, le ville venete non erano destinate solamente allo svago dei nobili proprietari, ma erano anche dei siti produttivi, che includevano magazzini e stalle, ed erano circondate da campi e da vigneti. Solitamente le ville venete erano composte da un corpo centrale, dove vivevano i proprietari, e dalla barchessa, ovvero la zona destinata agli ambienti di lavoro.
Giorno 1: le ville palladiane a Vicenza e provincia
Vicenza è forse la città in cui Palladio ha maggiormente espresso le sue capacità e la sua creatività. Oltre ad aver progettato bellissimi edifici che si trovano nel centro storico come la Basilica e il Teatro Olimpico, Palladio ha creato anche numerose ville sparse su tutto il vicentino.
Villa Valmarana Capra, “La Rotonda”
Tra le prime tappe da non perdere c’è sicuramente Villa Almerico Capra detta “La Rotonda” (nella foto in alto), che fu progettata dal Palladio per il nobile vicentino Paolo Almerico (1514-1589). Paolo Almerico era un ecclesiastico che decise di trasferirsi a Vicenza, sua città natale, e nel 1565 affidò a Palladio il progetto per la sua nuova dimora. Per costruire questa residenza l’architetto sembra si sia ispirato al Pantheon di Roma e, per la prima volta, qui è stato applicato l’uso della cupola a un edificio adibito ad uso privato. Sia Palladio che Almerico sono morti prima di vedere il completamento della villa che è stata conclusa da Vincenzo Scamozzi.
Villa Chiericati
Proseguendo la visita ai capolavori palladiani, a circa 18 km dalla città di Vicenza, presso il comune di Grumolo delle Abadesse, troviamo Villa Chiericati. La villa è stata progettata da Andrea Palladio dopo il 1550 per Giovanni Chiericati, fratello di Girolamo Chiericati per il quale il Palladio stava già lavorando a Vicenza.
Quest’opera segna una tappa fondamentale nella trasformazione del linguaggio palladiano perché qui per la prima volta viene inserito nel corpo della villa un pronao ripreso dai templi antichi. Questa soluzione verrà poi adottata in molti progetti successivi come per esempio a Villa Malcontenta. Internamente sono presenti 3 livelli: un piano cantina, un piano nobile e un sottotetto adibito a granaio.
Villa Godi Malinverni
Infine, la prima giornata alla scoperta dei capolavori palladiani termina con un terza visita presso una villa che si trova nel comune di Lugo a circa 27 km da Vicenza: Villa Godi Malinverni. La strada per arrivare sino a qui permette di vedere in lontananza Marostica la città famosa per la Piazza degli Scacchi e per il suo castello.
Commissionata dai fratelli Gerolamo, Pietro e Marcantonio Godi nel 1537 la costruzione della Villa si è conclusa nel 1542. Secondo quanto scritto dallo stesso Andrea Palladio, Villa Godi è la prima opera certa sui cui l’architetto ha lavorato anche se all’epoca era specialista architetto presso la bottega di Gerolamo Pittoni e Giacomo da Porlezza. Gli interni della villa (nella foto in basso) sono stati affrescati da tre artisti Gualtiero Padovano, Gianbattista Zelotti, Battista del Moro.Attualmente nell’area che un tempo ospitava le scuderie è stato aperto un ottimo ristorante che serve piatti della cucina locale.
Terminata la visita alla villa il consiglio è quello di ritornare a Vicenza, per conoscere il suo centro storico e poter ammirare altre opere realizzate dal famoso architetto. Vicenza, grazie alla sua posizione, infatti, risulta anche la città ideale dove soggiornare dato che da qui è facile raggiungere moltissimi siti di interesse.
Da non perdere a Vicenza e provincia:
- Villa Almerico Capra, “La Rotonda”
- Villa Chiericati
- Villa Godi Malinverni
- Il centro storico di Vicenza
Giorno 2: le ville palladiane tra Padova e Venezia
Durante il secondo giorno, l’itinerario alla scoperta delle ville da Vicenza ci porta in provincia di Padova, in particolare a Montagnana, un bellissimo borgo che ha saputo mantenere intatto il suo centro storico di origine medioevale.
Villa Pisani
A Montagnana Andrea Palladio ha progettato nel 1552 Villa Pisani. Considerato palazzo di città e assieme villa veneta, Villa Pisani è stata commissionata da Francesco Pisani che era un amico del Palladio. I lavori di realizzazione si sono svolti tra il 1552 e il 1555 e il complesso non presenta parti destinate alle funzioni agricole ma è una splendida dimora a due piani: il piano inferiore era adibito alla vita di tutti i giorni e agli affari, mentre quello superiore ospitava gli appartamenti padronali.
Prima di lasciare la città, però, consigliamo di fermarsi qui per pranzare o per una pausa all’insegna del gusto. Montagnana, infatti, è la culla del Prosciutto Veneto – Berico Euganeo D.O.P.
Villa Cornaro
Dopo una pausa, l’itinerario può continuare verso Piombino Dese dove Andrea Palladio ha realizzato Villa Cornaro o Cornèr. Commissionata da Giorgio Corner attorno alla metà degli anni Cinquanta (quasi contemporaneamente a Villa Pisani) la dimora serviva alla famiglia come residenza durante il periodo della semina e del raccolto. Quest’opera architettonica rappresenta il grande salto per Palladio in termini di prestigio e fama, dato che da questo periodo il suo lavoro ha cominciato ad essere fortemente apprezzato anche al di fuori del territorio vicentino. Gli interni (in foto) sono stati affrescati da Mattia Bortoloni e Bortolo Cabianca.
Villa Foscari “La Malcontenta”
A circa 40 km dalla bellissima Villa Cornaro si trova l’ultima tappa del nostro itinerario: Villa Foscari. La dimora è situata a Mira in provincia di Venezia lungo il naviglio del Brenta, in una location davvero suggestiva che ospita anche molte altre ville venete (nella foto in basso). Qui Andrea Palladio ha lavorato alla progettazione di una villa per i fratelli Nicolò e Alvise Foscari. Una leggenda racconta che l’origine del suo nome deriva dalla presenza di una donna che fu rinchiusa nella villa a causa del suo comportamento vizioso e per questo non era mai contenta.
L’edificio consta di tre piani che erano adibiti alle diverse attività: attività funzionali (al piano terreno), quelle “nobili” (al primo piano) e quelle di deposito delle derrate agricole (al piano superiore). Il complesso risulta diviso in due aree così ciascuno dei due fratelli committenti poteva avere un appartamento autonomo e indipendente.
Da non perdere tra Padova e Venezia:
- Montagnana (il centro storico e il prosciuto DOP)
- Villa Pisani
- Villa Cornaro
- Villa Foscari La Malcontenta
- Un tour della Riviera del Brenta
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