Villa Olmo, matrimonio lungo un mese: "giallo" sugli sposi d'oro
Villa Olmo, sul lago di Como, è salita alla ribalta delle cronache nelle ultime ore per una curiosa indiscrezione diventata in fretta virale: una coppia di futuri sposi, la cui identità è ancora top secret, ha deciso di affittare in esclusiva per un mese intero la prestigiosa struttura in modo da celebrare il loro matrimonio. Non solo: i due futuri sposi, come riporta ‘Il Giorno’, sarebbero pronti a versare un milione e 300 mila euro nelle casse del Comune di Como pur di assicurarsi dal 15 giugno al 15 luglio 2022 l’uso esclusivo di Villa Olmo.
Chi sono gli “sposi d’oro” di Villa Olmo sul lago di Como
Stando alle indiscrezioni fino a oggi emerse, il futuro sposo che avrebbe deciso di spendere un milione e 300 mila euro per l’utilizzo esclusivo di Villa Olmo per un mese intero sarebbe un miliardario inglese, che vanterebbe un patrimonio personale che supera i 3 miliardi di dollari e che sarebbe da tempo un habitué del lago, dove avrebbe anche una delle sue tante dimore di proprietà.
La sua villa di proprietà, a quanto pare, sarebbe però troppo “piccola” per ospitare il matrimonio da “Le Mille e una notte” e, così, sarebbe nata l’idea di affittare per un intero mese Villa Olmo e il suo immenso parco.
Secondo le prime anticipazioni sull’evento, i saloni settecenteschi di Villa Olmo dovrebbero ospitare il ricevimento di nozze, per la cui organizzazione sarebbero in lizza chef stellati provenienti da mezzo mondo.
Al Comune di Como sarebbe, inoltre, già pervenuta una richiesta per collocare, proprio davanti all’ingresso di Villa Olmo, un pontile galleggiante lungo 24 metri e largo 2 che dovrebbe servire come una sorta di parco galleggiante sul lago di Como dal quale gli invitati al matrimonio potranno assistere allo spettacolo che animerà il super ricevimento del matrimonio.
Alla scoperta di Villa Olmo
Villa Olmo, tra le dimore storiche simbolo di Como, fu edificata nel XVIII secolo all’estremità nord-occidentale della città. A realizzare l’edificio, che si distingue per il suo stile neoclassico, fu tra il 1782 ed il 1787 l’architetto ticinese Simone Cantoni, per volontà di Innocenzo Odescalchi, la cui famiglia, nel 1664, aveva acquisito parte dei beni e dei terreni dell’abbazia di S.Maria di Vico detti dell’Olmo.
Secondo la tradizione, Villa Olmo deve il suo nome alla presenza nell’area di due distinti esemplari di olmo, molto vecchi e di grandi dimensioni, ormai scomparsi.
La struttura è circondata da un grande giardino all’italiana e fa parte del percorso litoraneo che, già a partire dall’Ottocento, collega le Ville affacciate sul lago di Como.
L’ispirazione neoclassica si manifesta in tutta la sua evidenza nella facciata, il cui corpo centrale, rilevato in avanti, presenta 5 archi d’ingresso sovrastati da 6 colonne ioniche alternate a medaglioni raffiguranti filosofi.
Nel 1824, alla morte del marchese Odescalchi, la Villa passò alla famiglia Raimondi, ma nel 1883 fu venduta ai duchi Visconti di Modrone, il cui stemma in pietra è ben visibile al centro della balaustrata che corona l’edificio. Nel 1925, la struttura fu ceduta al Comune di Como. Villa Olmo ospita il Centro nazionale Volta, in omaggio all’inventore e cittadino comasco Alessandro Volta, ed è sede prestigiosa di convegni, manifestazioni e mostre.
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