Il Tintoretto di David Bowie torna a Venezia dopo 200 anni
"L'Annunciazione del martirio di Santa Caterina di Alessandria", appartenuta alla rockstar, fa ritorno sulla laguna per una mostra d'arte
Dopo un’attesa durata più di due secoli, Venezia può riabbracciare una delle opere d’arte che hanno reso celebre il Tintoretto: “L’Annunciazione del martirio di Santa Caterina di Alessandria”.
Una pala d’altare realizzata dall’artista intorno al 1570 che finalmente farà ritorno sulla laguna. Merito della mostra intitolata “Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe“, a cura di Ben van Beneden, il direttore della Rubenshuis e realizzata con la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia.
La mostra si svolgerà al Palazzo Ducale a partire dal 5 settembre 2019 e andrà avanti fino al 1 marzo del 2020. L’opera in questione era stata soprannominata sul web, ormai diversi anni fa, come “Il Tintoretto di David Bowie“, in quanto faceva parte della collezione privata del cantante, grande appassionato di arte e sincero ammiratore del pittore italiano. L’opera, dipinta da Jacopo Tintoretto, raffigura un angelo che avverte Santa Caterina d’Alessandria del suo imminente martirio e fu realizzata per la Chiesa di San Geminiano in Piazza San Marco a Venezia, dove restò fino alla demolizione della chiesa nel 1807.
Dopo un breve periodo di esposizione presso la Galleria dell’Accademia di Firenze, il dipinto “scomparve” finendo in mani private. Nel 1987 venne acquistato da David Bowie: la rockstar britannica lo tenne nella sua invidiabile collezione privata che contava ben 400 opere tra cui quelle di artisti del calibro di Damien Hirst, Henry Moore, Graham Sutherland, Frank Auerbach e Jean-Michel Basquiat. Alla sua morte, avvenuta nel 2016, tutte le opere collezionate dal cantante vennero vendute presso la casa d’asta di Sotheby’s, a Londra.
Acquistata da un collezionista privato, la monumentale pala d’altare di Santa Caterina venne prestata alla casa di Rubens dove è rimasta fino ai giorni d’oggi. Adesso, dopo oltre duecento anni, il capolavoro di Jacopo Tintoretto fa finalmente ritorno a Venezia per essere ammirato in occasione della mostra “Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa e da altre collezioni fiamminghe”. Un viaggio alla scoperta dell’arte fiamminga attraverso esclusivi capolavori esposti al Palazzo Ducale, dal 5 settembre del 2019 fino ad arrivare al 1 marzo 2020: insieme al “Tintoretto di Bowie”, saranno esposte opere meravigliose di artisti leggendari come Peter Paul Rubens, Anthony van Dyck e Michiel Sweerts.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Tradimenti, la città italiana con più infedeli è Trieste
-
Cos'è la Dana che ha colpito Valencia e i rischi per l'Italia
-
Carbonara a prezzo fisso a Roma: la proposta al Comune
-
Villa Adriana a Tivoli, scoperta "sorprendente" dopo 2 mila anni
-
Chi è la persona più anziana in Italia e dove vivono i centenari
-
Caso Sangiuliano, la chiave d'oro di Pompei ce l'ha Boccia?
-
Cappella Sistina, Michelangelo dipinse donna col tumore al seno?
-
The Best Chef 2024, premio storico per il pizzaiolo Franco Pepe
-
Nuovo caso scontrino in Trentino: la protesta dello scrittore