Alla scoperta della Valle dei Pittori con la Ferrovia Vigezzina
Itinerario alla scoperta della Val Vigezzo, chiamata anche la Valle dei Pittori, a bordo del treno panoramico che percorre la Ferrovia Vigezzina
Nello splendido paesaggio incontaminato del Piemonte del nord, a due passi dal confine con la Svizzera, si snoda l’incantevole Val Vigezzo. È un luogo dalle mille meraviglie, i cui panorami sono divenuti delle vere e proprie opere d’arte: qui sono nati molti artisti, che hanno tratto ispirazione dalle verdi vallate e dalle imponenti montagne circostanti, tanto da aver regalato a questo posto il soprannome di Valle dei Pittori.
È in questa cornice che si dipana la Ferrovia Vigezzina, che collega l’Italia alla Svizzera e, più precisamente, le città di Domodossola e Locarno. Si tratta di uno dei percorsi ferroviari panoramici più suggestivi d’Italia, che attraversa paesaggi idilliaci. È un viaggio lento che ogni anno attira migliaia di turisti, pronti a lasciarsi incantare dai quadri meravigliosi che si aprono dagli ampi finestrini dei vagoncini che percorrono i 52 chilometri di itinerario. Tanti sono i panorami bellissimi che si possono ammirare, come la Centovalli e il Lago Maggiore. Oggi, però, vogliamo portarvi alla scoperta della Val Vigezzo, con uno splendido tour di 48 ore che vi regalerà grandissime emozioni.
Giorno 1
Coimo
Il percorso della Ferrovia Vigezzina si compie in poco tempo, ma per assaporare meglio questo incantevole territorio potete fare alcune tappe presso le località più belle da esplorare. Nella Val Vigezzo, ci sono molti borghi da scoprire e tantissimi paesaggi naturali tra cui perdersi, per vivere un’emozione unica. A partire da Coimo, il primo centro abitato che si incontra in questo angolo di paradiso. Il piccolo paesino, appartenente al comune di Druogno, si erge ai piedi del Monte Loccia di Peve ed è circondato da una natura magnifica: tra campi terrazzati e ricchi castagneti, offre un bellissimo panorama. Passeggiando tra le sue viuzze, potrete ammirare antiche casette in pietra e splendide chiesette d’origine romanica.
Non perdete l’occasione di fare uno spuntino assaggiando il famoso pane nero di Coimo, realizzato con farina di segale coltivata proprio nei campi attorno al paese, accompagnandolo con buonissimi formaggi e salumi locali.
Druogno
Pochissimi chilometri separano Coimo dalla prossima località che vogliamo farvi conoscere. Si tratta di Druogno, un bel borgo antico dove si respira un’atmosfera davvero speciale. È il posto ideale per chi vuole fare un salto indietro nel tempo, grazie ad alcune attrazioni che permettono ai turisti di scoprire il florido passato della Val Vigezzo. La prima è la Biblioteca di San Giulio, ospitata all’interno dell’omonima chiesa ormai sconsacrata: vi si può ammirare un piccolo museo di cartoline d’epoca, circa 3000 panorami incredibili provenienti direttamente dallo scorso secolo.
Il Museo UniversiCà, invece, catapulta i visitatori in un’epoca che sembra ormai così remota, offrendo uno scorcio sulle tradizioni e i mestieri alpini del ‘900. È un lungo percorso che conduce alla scoperta dell’importanza della natura e delle sue meraviglie, dei boschi e dell’acqua, ma anche degli alpeggi e dell’agricoltura.
Santa Maria Maggiore
Per concludere la prima giornata nella Val Vigezzo, non può certo mancare una passeggiata nel centro storico di Santa Maria Maggiore: si trova nel punto più alto della Ferrovia Vigezzina ed è una splendida località turistica invernale, soprattutto per i suoi mercatini di Natale e per le ottime piste di sci di fondo. Il borgo è un vero gioiellino, con le sue strette viuzze dove si affacciano antichi edifici colorati.
Una delle tappe da non perdere è la chiesa di Santa Maria Assunta, con il suo bellissimo campanile in stile romanico. Altrettanto suggestiva è la coloratissima Casa mandamentale (nella foto in basso), che un tempo ospitava il municipio e oggi è invece un’area espositiva utilizzata per mostre e altri eventi. Presso Villa Antonia è poi accolto il Museo dello spazzacamino, un percorso multisensoriale alla scoperta di uno dei mestieri più duri che qui veniva un tempo molto praticato.
Da non perdere:
- il pane nero di Coimo;
- la Biblioteca di San Giulio;
- il Museo UniversiCà;
- il borgo di Santa Maria Maggiore;
- il Museo dello spazzacamino.
Giorno 2
Craveggia
La seconda giornata alla scoperta della Val Vigezzo, a bordo del trenino che si avvia pian piano verso il confine con la Svizzera, parte da Craveggia. Questo piccolo borgo offre un panorama suggestivo, con i suoi tetti in beole e i bellissimi camini in pietra, che si elevano imponenti verso il cielo come simbolo di ricchezza di un’epoca lontana nel tempo.
All’interno della chiesa dedicata ai SS. Giacomo e Cristoforo, nel cuore del paese, è custodito un vero e proprio tesoro che potrete ammirare: reliquie liturgiche, paramenti religiosi e alcuni manufatti provenienti nientemeno che da Versailles costituiscono il Tesoro di Craveggia. Appena fuori dal paese sono invece state rinvenute preziosissime incisioni rupestri. Potrete scoprirle passeggiando tra le baite che costituiscono il sito archeologico, facendo un viaggio indietro nel tempo.
Re
Il borgo di Re è uno degli ultimi che incontrerete lungo la Ferrovia Vigezzina, prima del confine svizzero. È un luogo molto conosciuto non solo per il suo bellissimo panorama, ma anche per il Santuario della Madonna del Sangue (nella foto in basso), un’incantevole basilica neobizantina. Si narra che qui, nel 1494, un piccolo affresco raffigurante la Madonna del Latte, venne colpito da una pietra e iniziò a sanguinare. Attorno a questo episodio è nato un edificio meraviglioso, che oggi rappresenta una delle principali tappe italiane di pellegrinaggio. A poca distanza, per chi vuole godere delle bellezze della natura, c’è il Ponte del Maglione: si tratta di un reperto medievale, ai piedi del quale l’irruenza dell’acqua ha scavato un profondo canale.
Dissimo
Ultima destinazione di questo itinerario non può che essere una perla naturalistica: il Monte Dissimo. Per raggiungerlo c’è un po’ da camminare, ma la meraviglia vi lascerà a bocca aperta. Si parte da Dissimo, piccola frazione di Re, che non è altro che un minuscolo agglomerato di casette. Da qui si dipana un sentiero ottimo per gli amanti del trekking, che permette di fare un’escursione di livello piuttosto semplice, adatta davvero a tutti. La mulattiera attraversa boschi e ruscelli, ma anche ampi prati dove fare un picnic, prima di raggiungere la vetta della montagna. Seppur non molto alta, questa offre un affascinante panorama sulla Val Vigezzo, una vera cartolina che rimarrà per sempre indelebile tra i vostri ricordi di questo viaggio straordinario.
Da non perdere:
- il borgo di Craveggia;
- il Tesoro di Craveggia;
- il Santuario di Re;
- il Ponte del Maglione;
- la vista da Monte Dissimo.
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