Valdobbiadene e Conegliano: colline del Prosecco patrimonio Unesco
Alla scoperta del territorio in provincia di Treviso diventato il 55esimo sito italiano eletto Patrimonio dell'Umanità
Le Colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano, in Veneto, sono state aggiunte al Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
La decisione è arrivata a Baku nel corso della 43esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale: con questa scelta, diventano 55 i siti italiani presenti nell’elenco dell’Unesco. Si tratta di un riconoscimento che riempie d’orgoglio il Trevigiano in Veneto e tutta l’Italia: le Colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano sono state scelte grazie alla straordinaria bellezza dei loro paesaggi agricoli e ad un grande lavoro di promozione dei 15 comuni Docg diventati Patrimonio dell’Umanità. L’iscrizione arriva ad un anno dalla bocciatura del 2018, quando saltò e venne rinviata per due soli voti mancanti, quelli di Spagna e Norvegia. Quest’anno, invece, il World Heritage Commettee – composto dalle rappresentanze di 21 stati che hanno il compito di valutare le candidatura – hanno proclamato le Colline del Prosecco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” a Baku, in Azerbaijan.
La notizia ha portato grande entusiasmo tra i paesaggi vitivinicoli del Veneto, celebri per la loro produzione di Prosecco, spumante che rappresenta un’eccellenza italiana in tutto il mondo, con i suoi oltre 140 anni di storia e i 30 chilometri di colline coperte da vigneti a perdita d’occhio, oggi finalmente riconosciuti come patrimonio dell’Umanità. La zona include una serie di catene collinari che si susseguono l’una dopo l’altra dalle pianure fino alle Prealpi. Conegliano ospita molti istituti legati al vino, mentre Valdobbiadene è il cuore produttivo dell’area vinicola.
Oltre ad essere celebre per la produzione del Cartizze, blasonato Prosecco superiore esportato anche all’estero, la realtà urbana di Valdobbiadene, inserita nel prestigioso circuito delle Città del Vino, rappresenta una meta turistica capace di offrire eventi ed attrazioni. L’architettura è frizzante, proprio come i suoi vini: il Duomo ha sposato un’estetica neoclassica dopo molteplici restauri, seguendo gli ideali degli architetti Bernardo Salomoni e Giuseppe Segusini. Al suo interno ci sono opere rare di autori del calibro di Francesco da Conegliano, Palma il Giovane e Paris Bordon. Da visitare anche la Chiesa di Santa Maria Assunta e quella di San Gregorio Magno. A Villa Cedri, in estate, si tiene l’evento Calici di Stelle, mentre ad inizio settembre si è svolta per anni la Mostra Nazionale degli Spumanti.
Conegliano sorge tra le colline delle Prealpi ed è una meta da visitare assolutamente durante un soggiorno nella Marca Trevigiana. Le sue origini risalgono al medioevo, con tracce del passato ancora visibili lungo i vicoli del centro costellato da edifici storici e religiosi di grande valore artistico e culturale come il Castello di Conegliano. Al suo interno è allestito il museo civico che include una pinacoteca di quadri e affreschi recuperati da conventi e chiese del territorio. Inoltre il castello offre un panorama unico sulla città e la campagna circostante, proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
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