I siti Unesco italiani meno conosciuti
Sono numerosi i siti in Italia dichiarati patrimonio dall'Unesco; alcuni di questi sono nascosti: ecco i 5 meno noti
Castel del Monte, Andria
Lo splendido Castel del Monte di Andria, spesso dimenticato, ma ancora oggi attrattiva molto interessante per tantissimi turisti e studiosi da ogni parte del mondo. Un’opera splendida e che risale al tredicesimo secolo: fu infatti edificato su volere dell’imperatore Federico II in Puglia.
Sorge sulla vetta di una collina che contribuisce a rendere la visuale estremamente suggestiva. Si tratta di un’opera di grande bellezza e che è universalmente noto per via della sua caratteristica forma ottagonale.
Ognuno degli otto spigoli presenta una torre, anche se l’interno risulta essere particolarmente bello e ricco, grazie a un ampio cortile, caratterizzato da un contrasto cromatico per via del colore del marmo e della breccia corallina. Corredo scultoreo che ancora oggi è molto studiato dagli esperti e che regala ulteriori dettagli su quella che era l’architettura dell’epoca.
Le residenze sabaude di Torino e dintorni
Le Residenze Sabaude di Torino e dintorni, luoghi ricchi di storia. Nel 1997 l’Unesco le ha nominate patrimonio e un tempo erano le residenze dei Savoia nel territorio piemontese. Esempio tangibile dell’architettura a cavallo tra diciassettesimo e diciottesimo secolo, con una lunga serie di simboli che rappresentavano la monarchia.
Queste opere rientravano in un progetto di pianificazione territoriale messo in atto dai Savoia che, oltre a definire lo spazio di ciascuna residenza, permetteva di disegnare con precisione anche le strade e le rotte per la caccia. In questo modo ai Savoia veniva attribuito il potere assoluto, centrando così quelli che erano gli spazi cruciali. Queste residenze Sabaude racchiudono gran parte della cultura dell’epoca, con quadri ed altri elementi tipici che ne conferiscono grande storia.
Tra i siti inclusi in quelle che sono le residenze Sabaude del Piemonte troviamo il Palazzo Reale di Torino, Palazzo Madama, il Castello del Valentino, la splendida reggia di Venaria, oltre all’enorme castello reale di Racconigi.
Orto botanico di Padova
Desta particolare interesse tra le bellezze dell’Unesco anche l’Orto Botanico di Padova, al terzo posto tra le bellezze Unesco italiane nascoste. Il centro di studi botanici padovano è una vera e propria eccellenza a livello internazionale. È proprio qui che vengono effettuati alcuni dei più importanti studi inerenti piante e qualsiasi tipo di specie vegetale.
Costruito nel 1545 è stato considerato Patrimonio dell’Umanità a partire dal 1997 con una motivazione estramamente valida: si tratta infatti, secondo gli esperti, di un orto botanico all’origine di tutti gli altri. Dagli studiosi, l’Orto Botanico di Padova viene considerato il progenitore degli orti botanici mondiali ed è una culla per la scienza vista la quantità notevole di studi che vengono effettuati. Vanta anche scambi e collaborazioni con i centri botanici di ogni parte del mondo con cui condivide studi e ricerche su piante di vario genere.
È proprio il centro padovano a essere considerato un riferimento autentico per la cultura, poiché grazie ai suoi studi ha permesso un enorme progresso nelle più svariate discipline scientifiche. Non solo botanica, ma anche chimica, biologia, biochimica e medicina, con piante medicinali utili in tutto il pianeta.
Le necropoli rupestri siciliane
Grande suggestione ed emozione può provocare lo spettacolare scenario delle necropoli rupestri di Pantalica e Siracusa. Opere che vengono ammirate ogni anno da milioni di turisti da ogni parte del mondo.
Sono considerati Patrimonio dell’Umanità per la gioia di numerosi esperti di storia e di architettura che da sempre la ritengono un caposaldo della cultura mondiale. L’area di Siracusa e Pantalica offre una grande varietà di culture che tendono a mescolarsi e a dar vita a uno scenario particolarmente suggestivo. Ricco di storia e di diversità culturale, prova effettiva dello sviluppo della civilità di oltre tre millenni: tante le testimonianze giunte ai tempi nostri che hanno permesso di effettuare studi e ricerche storiche.
Inoltre è sicuramente una ottima testimonianza delle culture che hanno vissuto nel Mediterraneo nel corso dei secoli e che hanno lasciato un grosso insegnamento dal punto di vista architettonico. Siracusa, d’altronde, fu definita dal grande Cicerone come la città più bella della Magna Grecia e la controprova ne sono queste ricche tracce giunte ai tempi nostri.
La cittadina di Crespi d’Adda
In provincia di Bergamo è possibile trovare un’altra bellezza ineguagliabile, la prima della classifica dei luoghi Unesco italiani meno conosciuti. Si tratta di Crespi d’Adda, una frazione molto piccola del comune di Capriate San Gervasio.
La particolarià di questo posto che l’ha reso un elemento sotto tutela dell’Unesco, è legata alla sua origine. Infatti questo villaggio, edificato nel 1875 per volere del potente Cristoforo Benigno Crespi, fu pensato per agevolare i dipendenti della ditta di famiglia di quest’ultimo. Proprio in questo senso mostra la sua caratteristica principale, ovvero di elemento che, per la prima volta, dava grande attenzione alla condizione di vita di ciascun dipendente e operaio.
Dal 1995 è Patrimonio dell’Umanità e rappresenta un concreto esempio di attenzione allo stile di vita degli operai poiché non venivano fornite unicamente le abitazioni, ma anche altri tipi di servizi: a partire dalla chiesa, fino ad arrivare all’ospedale o alla scuola, passando anche per il cimitero, oltre che una serie di attività interessanti e rilassanti per il tempo libero come il teatro o un campo sportivo.
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