Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Venezia, provocazione di uno studente: un euro per usare il bagno

Un euro per usufruire del bagno di casa sua: provocazione di uno studente a Venezia esasperato dalle persone che fanno pipì davanti all'abitazione

WC a un euro: provocazione a Venezia

Davanti a un’abitazione di Venezia è apparso un cartello con la scritta “WC 1 euro“: si tratta di una provocazione da parte di uno studente esasperato da tutte le persone che facevano pipì nei pressi della casa.

L’episodio è accaduto nella Corte de l’albero, a pochi passa dall’imbarcadero di Sant’Angelo: la foto del cartello è diventata subito virale e ha fatto immediatamente il giro dei social network, scatenando le reazioni più disparate.

Venezia, la provocazione di uno studente

L’autore del gesto è Daniele Lucentini, uno ventenne studente romano che si trova nel Centro Storico di Venezia da qualche settimana. Lo studente ha raccontato la sua storia a Nuova Venezia.

“Era una provocazione – ha spiegato Daniele Lucentini – io e il mio coinquilino eravamo stanchi delle persone che ci facevano pipì fuori casa, allora abbiamo attaccato il bigliettino. Piuttosto che farla lì, fuori dalla nostra porta, è meglio se entrano e usano il bagno”.

Il cartello/post-it è rimasto attaccato alla porta dell’abitazione degli studenti per qualche giorno: successivamente è stato rimosso anche per le polemiche scatenate sui vari social network: “L’ho tolto quando ho visto che sui social era scoppiata la polemica, non era mia intenzione” ha spiegato lo studente.

Ai microfoni di Nuova Venezia, Daniele Lucentini ha specificato che la sua era solo una provocazione: “Non volevo guadagnare, volevo solamente che smettessero di fare pipì fuori casa mia”. Lo studente ha inoltre rivelato che due persone hanno effettivamente usato il bagno di casa sua prima della rimozione del cartello.

L’intervista concessa dallo studente dopo quanto accaduto è stata un’occasione per una riflessione sulle differenze tra Venezia, la città dove studia, e Roma, la sua città di origine:

“Venezia è un po’ più civile ma non è vero che qui certi comportamenti maleducati non ci sono, anzi. Un sabato sono stato svegliato da degli ubriachi. Soluzioni al problema? Non ci sono, c’è solo da sperare che le persone si rendano conto di quello che fanno”.

Sul fascino di Venezia, eletta una delle mete preferite per i viaggi di lusso, Daniele Lucentini ha dichiarato: “La primissima idea che avevo della città era quella di un posto splendido, pieno di arte. La sera poi è bellissima, malinconica a silenziosa”.

Sui turisti, invece, lo studente ha spiegato che esiste “il problema del turismo irrispettoso, quello che porta le persone a usare la mia porta come un bagno”.

Le reazioni social alla provocazione dello studente

La provocazione dello studente ha fatto centro sui social network, aprendo un grande dibattito: come succede spesso in questi casi, non sono mancate le polemiche e le reazioni hanno creato una spaccatura tra chi ha lodato il gesto e chi, invece, lo ha criticato.

Qualcuno ha puntato il dito contro il ragazzo, parlando di tasse e della possibilità di lucrare sulla città. La maggior parte delle reazioni, però, sono state di solidarietà nei confronti di uno studente che era solo stanco di dover fare i conti con episodi di inciviltà a Venezia, inserita al primo posto nella classifica delle città più colte d’Europa davanti a Edimburgo, Amsterdam, Firenze, Milano e Parigi.