La Toscana ai vertici del turismo enogastronomico
La regione Toscana piace agli italiani, ma anche agli stranieri e l'enogastronomia è la "ricetta" vincente
La Toscana piace sia in Italia che all’estero. A dare ulteriore merito a questa regione è il “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano”.
Dall’analisi emerge che la Toscana è la regione più desiderata come meta enogastronomica dai turisti italiani, ma non solo: è un punto di riferimento per tutto il mondo. “Gli stranieri infatti indicano sempre l’Italia tra le mete preferite e quando scelgono di nominare una regione citano la Toscana che viene quindi riconosciuta come vero e proprio brand legato al turismo enogastronomico”, ha spiegato Roberta Garibaldi che ha condotto e coordinato lo studio.
Un successo già noto e che è dovuto in parte anche al fatto che questo territorio è stato capace di essere tra i primi a promuovere tendenze nel settore del turismo enogastronomico.
Se invece si guarda al campo specifico del turismo straniero, altri dati emergono da uno studio commissionato da Vetrina Toscana e sono frutto dell’elaborazione da parte del Centro Studi Turistici, dei risultati dell’indagine sul turismo realizzata da Banca d’Italia.
Per il viaggiatore estero che soggiorna in Toscana l’enogastronomia rappresenta il 7% circa delle notti, posizionandosi al terzo posto come motivazione di viaggio subito dopo “arte e cultura” e “balneare”. Il valore è superiore alla media nazionale (3,4%). Ribollita, pappa al pomodoro e fiorentina hanno quindi un grande appeal tra coloro che devono scegliere la loro meta delle vacanze. Inoltre questa tipologia di turista non è interessata al mordi e fuggi, mentre cerca le tipicità alimentari della regione diventando il “top spender” per la spesa giornaliera (163,90 euro) e per la ristorazione (47,47 euro). Proprio per quest’ultima i turisti stranieri in Toscana spendono oltre mille milioni di euro.
Tra i tour italiani più popolari fra i turisti statunitensi ci sono viaggi che hanno come meta la Toscana e tra le destinazioni di crescente interesse per il mercato statunitense Maremma, Pitigliano e Saturnia. (Fonte ufficio studi ENIT Italy Survey of Travel Leaders Network Agents)
“Questi risultati importanti non ci devono far abbandonare la continua ricerca dell’eccellenza – ha detto Stefano Ciuoffo, Assessore al Turismo e Commercio della Regione Toscana .- Anche quest’anno abbiamo portato avanti il rilancio del progetto Vetrina Toscana attraverso il diretto coinvolgimento degli operatori che hanno condiviso con noi la necessità di arricchire i contenuti di tale marchio con un richiamo al territorio, alla qualità dei prodotti e dei produttori, alla professionalità e competenza degli operatori, alla coniugazione della tradizione con l’innovazione, alla valorizzazione delle capacità artigianali del nostro territorio. E questi saranno i nostri obiettivi per il 2019”.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Montezara fa il giro del mondo con La Dolce Villa (ma non esiste)
-
"Maranza" del Nord a Napoli: la sfida "inquietante"
-
Del Vecchio compra il Twiga da Briatore, è ufficiale: il progetto
-
Quanto costa e dov'è il ristorante più costoso d'Italia
-
C'è un tesoro sotto al lago di Albano: via alle esplorazioni
-
Addio al Billionaire di Porto Cervo in Sardegna: cosa diventerà
-
Selvaggia Lucarelli stronca il Villaggio Olimpico Milano Cortina
-
Così sarà il nuovo Twiga in Versilia: addio a un simbolo storico
-
In quale regione d'Italia si mangia meglio: lo svela Barbieri