Toscana, una pianta aliena minaccia il lago di Massaciuccoli
Una pianta aliena chiamata Millefoglio americano, nota anche col nome scientifico Myriophyllum aquaticum, minaccia il lago di Massaciuccoli in Toscana
Il lago di Massaciuccoli, in Toscana, è minacciato da una pianta aliena chiamata Millefoglio americano (nome scientifico Myriophyllum aquaticum). Questa particolare specie vegetale ha invaso i corsi d’acqua delle aree intorno a Massaciuccoli e, per bloccare l’espansione di questa pianta, il Consorzio di Bonifica Toscana Nord ha già avviato un intervento mirato.
Il lago di Massaciuccoli è un lago costiero che si trova in provincia di Lucca, ma il suo lembo meridionale appartiene alla provincia di Pisa. Il lago e l’area palustre circostante fanno parte del Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli e di un’oasi LIPU, viste le numerose specie di uccelli presenti. Il 25 dicembre 2009 questo lago rischiò di tracimare a causa dell’esondazione del Serchio, dovuta a forti precipitazioni. Ora la nuova minaccia si chiama Millefoglio americano.
Come spiegato dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord, il Millefoglio americano è una specie aliena, cioè appartenente ad altri ecosistemi, che, una volta trovate le condizioni climatiche ideali, è in grado di svilupparsi molto rapidamente, invadendo i nuovi territori e soffocando tutte le altre specie vegetali che incontra.
Questa specie vegetale aliena si sta sviluppando anche nei fossi della pineta di Ponente a Viareggio, minacciando il delicato equilibrio ambientale dell’ecosistema.
Ismaele Ridolfi, presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, ha dichiarato: “Stiamo lottando da anni contro l’invasione di questa specie e mettiamo a disposizione del Comune di Viareggio tutta la nostra esperienza supportata dagli studi scientifici condotti da ben due team universitari che ci stanno supportando per la zona di Massaciuccoli e del Lago di Porta. Al momento l’eradicazione frequente anche nelle fasi iniziali si è dimostrata la tecnica più efficace per indebolire la pianta contenerne lo sviluppo. Una soluzione che comporta alti costi di gestione e tante energie da destinare unicamente a questo scopo”.
Ancora Ridolfi: “Una volta tolte dai corsi d’acqua, le piante devono essere distrutte perché anche dai frammenti potrebbero ripartire nuovi butti. In questo si è rivelato fondamentale il supporto del Comune di Viareggio che ha messo a disposizione dei cassoni per la raccolta e per il successivo conferimento in discarica”.
Quella del Millefoglio americano non è l’unica minaccia per il territorio italiano: negli ultimi giorni, per esempio, le noci di mare sono tornate a minacciare il Mar Adriatico. A giugno, invece, è scattato l’allarme Ancylonema Nordenskioldii sulle Alpi italiane.
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