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Il "tesoro" del Quirinale che ha conquistato la Regina Elisabetta

Nella Biblioteca del Quirinale c'è un "tesoro" che ha conquistato la Regina Elisabetta II d'Inghilterra: la più ampia collezione di libri equestri d'Italia

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La Regina stregata dal Quirinale

Il Quirinale custodisce un “tesoro” che ha stregato Elisabetta II, la Regina d’Inghilterra. L’episodio risale al 2014 quando la sovrana britannica venne ricevuta dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante una visita di Stato.

Napolitano mostrò alla Regina Elisabetta II le meraviglie della Bibilioteca del Quirinale, su tutte la più ampia collezione di libri di argomento equestre presente nel nostro Paese. La Regina è un’appassionata di equitazione e rimase colpita da alcuni volumi che le vennero sottoposti dalla direttrice della biblioteca capitolina, Lucrezia Ruggi.

La sorpresa fu tale che la Regina d’Inghilterra abbandonò per un attimo il severo protocollo reale e chiese informazioni sulla provenienza di quei volumi, ammirandone anche le meravigliose illustrazioni presenti sulle loro pagine, durante la visita di Stato al Quirinale e al Palazzo del Presidente della Repubblica Italiana.

Non è la prima volta che Elisabetta II manifesta apprezzamento nei confronti dei tesori del nostro Paese: basti pensare che la Regina d’Inghilterra ha scelto un prosecco italiano per la sua esclusiva linea di bollicine reali, il Prosecco Vigna Dogarina di Campodipietra.

Quirinale, il tesoro che ha stregato la Regina d’Inghilterra

La raccolta di volumi a tema equestre custodita all’interno della Biblioteca del Quirinale, comprende quasi cinquecento opere dedicate all’equitazione. I volumi sono un’eredità del periodo sabaudo. Alla collezione ha dedicato un catalogo ragionato Raoul Antonelli, il quale ritiene che le opere siano state raccolte nel periodo che va dal 1770 alla fine dell’Ottocento.

A sovrintendere il complesso delle Scuderie e Razze reali c’era il Grande Scudiero del Re, uno dei grandi della corte sabauda insieme al Ministro della Real Casa, al Prefetto di Palazzo, al Primo aiutante di campo del re e al Gran Cacciatore. Oltre alla supervisione delle scuderie reali, al Grande Scudiero era affidata anche la politica per l’incremento della produzione equina nel Regno d’Italia. Alle sue dipendenze c’erano tutti i Depositi di cavalli stalloni.

I libri che formano la raccolta ammirata dalla Regina Elisabetta II d’Inghilterra a Roma, inserita nella classifica delle città più cercate su Google, comprendono molto di ciò che è stato scritto e pubblicato in Europa in materia di cavalli tra il XVI e il XIX secolo. Ci sono opere scritte in italiano ma anche in lingua francese e in lingua tedesca.

Tra i volumi più prestigiosi si possono citare “Ordini di cavalcare” di Federico Grisone che fa parte dell’Annuario ufficiale delle corse ad ostacoli e corse piane per cavalli di caccia, ma anche “Cavallo frenato” di Pirro Antonio Ferraro e “Scuola equestre” di Federico Mazzucchelli, opera illustrata dalle splendide tavole che rappresentano gli esercizi del maneggio, realizzata dalla bottega dei fratelli Bordiga su disegni di Basilio Lasinio.

Con l’avvento della Repubblica, la collezione di libri del Quirinale attirò l’attenzione del secondo Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, il primo a risiedere nel Palazzo. Da intellettuale e appassionato bibliofilo Einaudi mostrò subito grande interesse nei confronti della biblioteca e si occupò personalmente della sua sistemazione. Nel 2008 il Presidente Giorgio Napolitano ha promosso la riorganizzazione della Biblioteca del Quirinale, che oltre ai fondi storici vanta un importante settore di studi giuridici e di diritto costituzionale.