Ha aperto Starbucks a Milano, ecco com'è e cosa si può ordinare
Starbucks inaugura a Milano, ecco cosa si può mangiare nel bel locale di Piazza Cordusio
Anche in Italia ha finalmente aperto i battenti Starbucks, catena di locali nota in tutto il mondo dove, studenti, lavoratori e semplici avventori si fermano per assaporare un frappuccino, un pezzo di cheesecake, o un soffice muffin. Per assaporare una delle bevande tipiche della catena di Howard Schultz basta andare a Piazza Cordusio, nel cuore di Milano. Ma attenti alle attese: lo sbarco di Starbucks in Italia ha convinto migliaia di persone a mettersi in fila pur di entrare nella catena di locali che vanta punti vendita in 78 paesi del mondo.
Ma attenzione: niente a che vedere con le bevande solitamente servite negli Stati Uniti o nei numerosi locali presenti in tutta Europa. Lo Starbucks italiano, tenendo conto del pubblico esigente, punta alla qualità. Il nuovo locale ospiterà la torrefazione, con tanto di preparazione del caffè a vista.
L’arredamento è in linea con la capitale della moda italiana, chic e all’ultimo grido. I prezzi? Molto lontani dalla media nazionale: per un caffè si spendono 1,80 euro, 3,50 per un americanino e 4,50 per un cappuccino. Siamo a Milano, città che ha inventato e diffuso in tutta Italia l’aperitivo, pertanto è prevista anche una zona cocktail dove poter fermarsi la sera non solo a sorseggiare le bevande per cui Starbucks è divenuta famosa in tutto il mondo, ma anche una buona miscela realizzata da preparati barman.
Pizze, focacce, stuzzichini e croissant, tutto cotto al momento per le esigenze di chi al mattino non può proprio fare a meno di mettere qualcosa sotto i denti. Questo il menù, rigorosamente italiano, proposto da Starbucks Milano.
L’arrivo di Starbucks in Italia, sotto un certo punto di vista, non è una completa novità. Tracce del suo simbolo, la sirena bicaudata, sono identificabili in città da tempo immemore. Il simbolo è presente presso la Chiesa di Santa Maria d’Aurona, antichissima basilica risalente all’VIII secolo d.C., la cui facciata era ornata con sirene dalla doppia coda. La sirena dalla doppia coda è anche presente sul Ponte delle Sirenette, al centro del Parco Sempione, meglio conosciute come Sorelle Ghisini per la materia con cui vennero realizzate nel diciannovesimo secolo.
Nessuna sorpresa per la presenza dell’essere mitologico: le sirene sono state per lungo tempo un potente simbolo cristiano. La sirena a due code era molto utilizzata per indicare la duplicità della donna e al tempo stesso la potenzialità della femminilità di creare vita veniva presentata come incarnazione della vita terrena.
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