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Shoah, scoperto dove è partito il treno dello sterminio a Roma

Shoah, una ricerca ha permesso di individuare il punto di partenza esatto del treno dello sterminio partito dalla stazione di Roma Tiburtina

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Shoah, scoperta alla stazione Tiburtina

A Roma è stato individuato il punto esatto della stazione Tiburtina da dove è partito il treno dello sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale: una scoperta avvenuta grazie ai libri di Elsa Morante e Robert Katz e al lavoro di due appassionati che hanno scavato a lungo per fare luce su uno dei momenti più tragici della Shoah in Italia.

Fino a oggi si è sempre creduto che il convoglio in cui erano stipati gli ebrei destinati alla morte avesse lasciato la Capitale dal binario 1 della stazione Tiburtina. Adesso, invece, è stato scoperto che il treno è partito dove a suo tempo si trovava lo scalo merci, dal lato di via Camesena. Il treno è partito dalla parte opposta rispetto a quanto ipotizzato in precedenza.

Shoah, scoperto il punto dove è partito il treno dello sterminio da Roma Tiburtina

Gli scritti di Elsa Morante nel suo romanzo “La storia” e quelli riportati da Robert Katz in alcune opere come “Sabato nero”, hanno permesso di ricostruire la storia del treno dello sterminio, il lungo convoglio partito dalla stazione Tiburtina di Roma il 18 ottobre del 1943 con a bordo oltre 1.020 ebrei romani, dopo il rastrellamento nazista per le strade della Capitale iniziato due giorni prima.

Lorenzo Grassi, il coordinatore del Gruppo Ipogei bellici dell’Associazione Sotterranei di Roma, ha spiegato che l’input della ricostruzione è venuto grazie a Fausto Angelelli, un signore che per anni ha abitato all’interno della stazione Tiburtina. Angelelli aveva iniziato a interessarsi alla ricerca postando su alcuni gruppi di Facebook i documenti trovati.

In seguito, Lorenzo Grassi lo ha contattato per aiutarlo a ricostruire i fatti. La ricostruzione è avvenuta dopo una lunga e precisa ricerca filologica. Utilizzando le foto dell’epoca e le immagini aeree degli alleati, insieme a una planimetria della stazione e alle immagini di Google Maps, Fausto Angelelli ha scoperto che i binari del treno dello sterminio coincidono con quella che oggi forma la rampa di accesso e le due corsie del parcheggio di via Altiero Spinelli.

Rispetto al 1943, lo scenario urbanistico di Roma, la città più cercata su Google del 2021, è cambiato sensibilmente. Nel punto dove oltre settant’anni fa c’era il binario con il convoglio dei deportati, adesso c’è un palazzo di vetro a punta, sede del centro direzionale della nuova stazione Tiburtina. A ricordare le zone di smistamento e di manovra, dove venivano convogliati gli autocarri dei nazisti, è rimasta solo la toponomastica di via dello Scalo Tiburtino.

Quei luoghi della stazione Tiburtina, dove oggi partono treni della linea ferroviaria e anche della Metropolitana di Roma, sono stati completamente stravolti nel corso degli anni, a causa dell’allargamento e della crescita urbanistica. La ricerca effettuata per fare chiarezza sul punto dove è partito il treno, ha anche l’obiettivo di iniziare un nuovo progetto di verifica della localizzazione, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma e la RFI, la Rete Ferroviaria Italiana.

L’intento è quello di realizzare, insieme al Campidoglio, un memoriale in situ, con una stele per ricordare il punto esatto dove è partito il treno dei deportati. Al progetto si è dimostrato molto interessato anche l’architetto Luca Zevi, progettista del Museo della Shoah della Fonazione Onlus con sede presso il Casino Nobile di Villa Torlonia, uno dei parchi più belli di Roma.