Sgarbi al Festival di Venezia: polemica con l'attrice Serraiocco
Nel corso di un evento del Festival del Cinema di Venezia, Vittorio Sgarbi ha consegnato un premio all'attrice Sara Serraiocco senza indossare la mascherina
Esplode la polemica al Festival del Cinema di Venezia: protagonisti Vittorio Sgarbi e l’attrice Sara Serraiocco: la location è quella della splendida dimora cinquecentesca dei Dogi Morosini a Ca’ Sagredo.
Chiamato a salire sul palco in occasione della consegna dei premi Kinéo, Vittorio Sgarbi lo ha fatto senza indossare la mascherina. Il noto critico e storico dell’arte, saggista, politico, docente e personaggio televisivo italiano, ha consegnato il premio a Sara Serraiocco, avvicinandosi a lei e stringendole la mano.
L’attrice abruzzese ha cercato di mantenere la calma, esclamando infastidita: “Magari teniamo le distanze di sicurezza”. Poi ha aggiunto: “Il rispetto della distanza di sicurezza è fondamentale. Ho anche avuto un parente che è stato male”. Sgarbi a quel punto ha preso il microfono e ha dichiarato: “Sono perfettamente d’accordo. Io non porto la mascherina perché rispetto la distanza di sicurezza”. E ha aggiunto: “Non va bene amarsi troppo”.
A fine cerimonia, inseguito dai cronisti, Sgarbi ha poi rivelato di essere in possesso di una mascherina che ritrae una capra, animale simbolo di uno dei suoi marchi di fabbrica, tirandola fuori e mostrandola alle telecamere.
Sara Serraiocco, premiata da Sgarbi nel corso della serata andata in scena a Ca’ Sagredo, è presente al Festival del Cinema di Venezia con il film ‘Non odiare‘ diretto da Mauro Mancini: l’attrice abruzzese è protagonista della pellicola ambientata a Trieste e ispirata a una storia vera insieme ad Alessandro Gassmann e a Luka Zunic.
L’incidente diplomatico tra Vittorio Sgarbi e Sara Serraiocco a Venezia ha scatenato diverse polemiche sui social e in tv. Sgarbi sta facendo parlare molto di sé nelle ultime settimane. Da sindaco di Sutri ha firmato un’ordinanza che prevede una multa per chi indossa la mascherina anti Coronavirus senza motivo.
In seguito il critico d’arte ha polemizzato sull’assenza del borgo di Asolo nella lista dei Patrimoni dell’Unesco. Al comune in provincia di Treviso, Sgarbi ha suggerito di autoproclamarsi Patrimonio dell’Umanità senza interpellare l’Unesco.
“Se fossi in Asolo io metterei il cartello con la scritta ‘Patrimonio dell’Unesco’ senza neanche dirglielo – ha dichiarato Sgarbi in un’intervista concessa a ‘Qdp’ – Mi sembra un danno per l’Unesco che Asolo non sia Patrimonio dell’Umanità. Questa è la ragione per cui ho antipatia per l’Unesco”.
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