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Lo sfogo di Borghese sui problemi della ristorazione in Italia

Lo sfogo dello chef Alessandro Borghese sui problemi della ristorazione in Italia: dai casi scontrino alla mancanza di valorizzazione all'estero

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Chef Alessandro Borghese

Alessandro Borghese analizza il momento della ristorazione italiana, lasciandosi andare a un piccolo sfogo che riguarda alcune cattive abitudini del settore nel nostro Paese. Lo chef ha anche parlato della cucina nostrana all’estero e del confronto con altre realtà come quella francese.

I problemi della ristorazione in Italia: lo sfogo di Alessandro Borghese

Partendo dai tanti casi scontrino che si sono verificati in Italia durante l’estate del 2023, nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni de La Stampa, Alessandro Borghese ha parlato dei problemi che riguardano la ristorazione in Italia, a cominciare dalla mancanza del senso di fidelizzazione verso i clienti:

“In Italia non abbiamo il senso della fidelizzazione, dobbiamo spennare il cliente quando arriva e se poi non torna chi se ne importa – ha dichiarato lo chef romano – i casi scontrino? Se ti porto un piattino in più perché devi dividere la pasta con tua mamma o con il bambino non posso fartelo pagare. Se al mio ristorante si siedono in quattro e ordinano una cacio e pepe e una bottiglia d’acqua, ci vado a parlare io. C’è un limite, ora anch’io ho deciso di virare sui menù degustazione”.

Inserito nella classifica dei Top chef influencer italiani insieme a colleghi del calibro di Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Massimo Bottura, Borghese ha detto la sua sulla differenza tra i ristoratori italiani in Patria e all’estero:

“Fuori dall’Italia noi italiani diamo il meglio perché siamo coesi – ha dichiarato chef Borghese – i ristoratori all’estero si conoscono tra di loro e sono sempre pronti a darsi una mano, tutto il contrario di quello che succede nel nostro Paese. All’estero l’italiano è patriota”.

La cucina italiana all’estero: cosa non va

È molto forte il disappunto di Alessandro Borghese riguardo all’incapacità di valorizzare al meglio la cucina italiana a livello internazionale. A tal proposito lo chef si è espresso così, raccontando un aneddoto legato ai motivi di un suo recente viaggio istituzionale a Washington, negli Stati Uniti d’America:

“Sono stato a cucinare a Washington per il Governo perché stiamo cercando di far diventare la cucina italiana patrimonio dell’UNESCO – ha raccontato Borghese – c’è la cucina messicana e non la nostra, questo mi sembra ridicolo. I francesi si sanno tutelare bene, noi non sappiamo fare squadra. Esistono catene di ristoranti in tutto il mondo con chef tipo Gordon Ramsay, nominatemi il nome di un cuoco italiano che ha una catena rinomata nel mondo: zero”.

In attesa di aprire nuovi locali in Italia, Alessandro Borghese si prepara a tornare sugli schermi televisivi con una nuova edizione di “Quattro Ristoranti”, lo show culinario che lo ha reso tra gli chef più apprezzati della nostra tv.  La location di una delle nuove puntate sarà Monza.

A tal proposito lo chef ha immortalato la sua presenza in Brianza con diverse foto postate sui social che lo ritraggono in alcuni dei luoghi simbolo di Monza: da piazza Duomo alla passerella dei Mercati che scorre lungo il Lambro, fino ad arrivare alla meravigliosa Villa Reale e alla pista dello storico autodromo cittadino, vero e proprio tempio della velocità.