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Scoperta al Lago di Garda, un'antica spada è riemersa dal fondo

Sensazionale scoperta sul fondo del Lago di Garda: subacquei scoprono per caso un’antica spada in bronzo, un prezioso dono alle acque del lago

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Lago di Garda, emerge spada dell'Età del Bronzo

L’eccezionale ritrovamento risale alla primavera del 2023: durante un’immersione nelle acque del Lago di Garda, tre subacquei dell’associazione Gas Diving di Bardolino hanno notato sul fondale un oggetto molto particolare incagliato tra le rocce, che è risultato essere una preziosa spada risalente all’Età del Bronzo.

La spada, che è stata rinvenuta a circa 25 metri di profondità, è lunga 46 centimetri ed è databile tra la fine del XIII e l’inizio del XII secolo a.C.: l’aspetto forse più affascinante di questa fortuita scoperta è che intorno al Lago sono presenti antiche rappresentazioni rupestri di armi che richiamano in maniera evidente la forma della spada emersa grazie alla spedizione subacquea.

Lago di Garda, subacquei scoprono un’antica spada dell’Età del Bronzo

Un’antica spada dell’Età del Bronzo è emersa dalle acque del Lago di Garda: a riportarla alla luce, dopo secoli di oblio nelle profondità del lago, un gruppo di subacquei del gruppo Gas Diving di Bardolino. I sub, immergendosi a circa 60 metri dalla riva, hanno notato un oggetto incastrato sulle rocce del fondale: il manufatto, che sembrava piuttosto particolare, ha attirato l’attenzione dei sub, che hanno deciso di avvicinarsi per vederlo meglio.

Lo strano oggetto incagliato sul fondo del Lago è risultato essere una spada in bronzo, e sin da subito si è pensato che potesse essere molto antica. Perciò l’associazione Gas Diving ha immediatamente segnalato il ritrovamento alla Soprintendenza di Verona, e consegnato il prezioso manufatto agli archeologi per ulteriori accertamenti.

A raccontare la storia del magnifico rinvenimento è stata proprio l’associazione, tramite un post su Facebook datato 17 giugno 2023: “Nel mese di aprile, i nostri subacquei durante un’immersione nel lago di Garda sponda Veronese, hanno portato in superficie un insolito oggetto”, si legge nel post. “Una volta in barca ci siamo resi conto che non fosse un oggetto usuale dei nostri tempi. Il giorno seguente abbiamo contattato Giovanna Falezza e Paola Salzani archeologhe della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Verona Rovigo Vicenza, le quali hanno preso in consegna il ritrovamento”.

Il 16 giugno 2023, durante un incontro organizzato in presenza del soprintendente all’archeologia e belle arti Fabrizio Magani, spiegano i sub, “ci è stato confermato che il magnifico oggetto ritrovato dai nostri subacquei Tobs De Bulsan, Katia Falezza, Leonardo Bonvissuto e Federico Gugole, è una spada in lega di rame risalente al XIII- XII secolo a.C.”.

La preziosa spada in bronzo donata alle acque del Lago di Garda

La preziosa spada in bronzo, spiegano i sub dell’associazione, “era stata data alle acque del nostro lago come dono votivo in funzione alla ritualità antica”. Gli archeologi della Soprintendenza hanno confermato che si tratta di un manufatto databile tra la fine del XIII e l’inizio del XII secolo a.C., tipologicamente assimilabile ai tipi “Arco” e “Terontola”.

Allo stato attuale della ricerca, si legge su ‘Mattino di Verona’, in Italia sono note appena poche decine di spade di questo tipo: raramente sono state rinvenute come corredi di sepolture di guerrieri, più spesso sono state oggetto di rinvenimenti fortuiti come quello del Lago di Garda.

Per il luogo e la modalità di deposizione, la spada è assimilabile alle deposizioni votive, ed è interpretabile come un dono alle acque del lago – una pratica ben nota nella fase più recente dell’Età del Bronzo. Il fatto che si trattasse di un oggetto votivo sarebbe confermato dal luogo di rinvenimento: il punto in cui è stata trovata la spada, nelle profondità del Lago di Garda, non è collegabile ad alcun insediamento antico, ma lungo la costa dell’area si trovano diverse pitture rupestri che “contengono la rappresentazione di esemplari di armi che richiamano chiaramente la forma della spada emersa dalle acque del lago”.

Ora, per la spada del Lago di Garda, si prevede un’operazione di restauro capace di bloccare la corrosione del metallo. Si spera inoltre di poter procedere con delle analisi archeometallurgiche, che possano permettere di capire la composizione chimica dell’arma e la sua provenienza.