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Sorpresa a Sciacca: dopo 2 secoli riemerge l'isola di San Giorgio

L'isolotto di San Giorgio, riportato in alcune carte del Settecento e poi sommerso per l'innalzamento del mare, è riaffiorato dopo secoli a Sciacca

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Sciacca

L’isolotto di San Giorgio, davanti alla spiaggia omonima sulla costa agrigentina di Sciacca, è tornato ad affiorare dall’acqua dopo 2 secoli, complice un anomalo abbassamento del livello del mare di circa 70 centimetri. L’esistenza dell’isola è documentata in una mappa che risale al Settecento, ma in questo e nel secolo scorso non era mai stata avvistata.

Perché il mare si è abbassato a Sciacca

A segnalare quella che il WWF Sicilia Area Mediterranea Odv, su ‘Facebook’, ha definito una “eccezionale apparente bassa marea lungo la costa meridionale della Sicilia” è stata la “volontaria per natura” Raffaella Osso, che dalla spiaggia di San Giorgio a Sciacca ha telefonato al presidente WWF Giuseppe Mazzotta. Quest’ultimo si è così recato sul posto assieme al dottor Domenico Macaluso (direttore scientifico settore mare WWF), al dottor Giuseppe Scorsone (geologo e socio WWF) e a Fabio Mazzotta (responsabile WWF di Sciacca).

Per comprendere la vastità del fenomeno, inoltre, è stata attivata una rete di volontari che ha constatato la presenza di una simile anomalia anche in provincia di Trapani, a Mazara del Vallo, a Eraclea Minoa, a Licata, e nel Ragusano. Il WWF ha così inviato una segnalazione in merito agli enti locali.

Nella segnalazione riportata sulla pagina ‘Facebook’ di WWF Sicilia Area Mediterranea Odv, è spiegato che “un ampio tratto di scogliera antistante la battigia è emerso per circa 50 centimetri, mettendo in secca rocce coperte da alghe e soprattutto degli scogli tappezzati da Posidonia oceanica, seccatasi in seguito all’esposizione al sole” e si precisa che “il fenomeno era più accentuato il giorno precedente” e che “questa scogliera non era mai emersa in 60 anni di osservazione”.

Secondo gli esperti del WWF, è da escludere che il fenomeno sia legato alle maree, “anche perché, da oltre 3 giorni questo tratto di fondale non è tornato sott’acqua come avverrebbe con l’alternarsi del flusso e reflusso della marea, ma soprattutto in quanto l’escursione del livello del mar Mediterraneo, lungo le coste sud-occidentali della Sicilia, sarebbe di pochi centimetri e non di decine”

Non solo: per il WWF, sarebbe da escludere come causa anche il cosiddetto “marrobbio“, dal momento che “l’abbassamento del livello del mare è costante e si protrae da diversi giorni”.

Nella segnalazione, è stato sottolineato che “molti animali marini (ricci di mare, oloturie, granchi anemoni e gamberi), sono stati sorpresi dal fenomeno, rimanendo uccisi dal ritiro del mare oppure rimanendo intrappolati in sacche di acqua destinata ad evaporare”, aggiungendo a questo proposito che si aggiunge che “questa moria non avverrebbe durante i flussi di marea”.

La storia dell’isolotto di San Giorgio

La segnalazione inviata dal WWF fa menzione anche dell’affioramento dell’isolotto di San Giorgio, definito “un altro singolare effetto di questo abbassamento del livello del mare”.

A proposito dell’isolotto, è spiegato che è riportato in alcune carte risalenti al Seicento e al Settecento e che, sommerso in seguito all’innalzamento del livello del mare, non risulta mai emerso nel Novecento. Il WWF ha condotto nell’area alcune riprese con un drone, che hanno mostrato scogli affioranti per decine di centimetri, su cui stazionavano alcuni gabbiani.