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Allarme del WWF sul lago di Garda: sembrano sassi ma non lo sono

Allarme tra i ciottoli delle spiagge del lago di Garda, dove è stata rilevata la presenza di strani detriti bianchi simili a sassi: cosa succede

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Lago Garda

Sembrano sassi ma non lo sono: è scattato l’allarme sulle spiagge del basso Garda per la presenza di quelli che solo all’apparenza somigliano a ciottoli, ma in realtà sono composti di detersivo.

Sembrano sassi ma non lo sono: l’allarme sul lago di Garda

La problematica è nota da tempo alla zona del basso Garda: le tante segnalazioni arrivate sono cresciute negli ultimi giorni, portando i volontari a raccogliere in poche ore qualcosa come 25 chili di materiale su un singolo tratto di spiaggia. “Sono composti di detersivo, bisogna intervenire per bloccarne lo scarico in acqua” ha spiegato Paolo Zanollo, referente per Brescia del WWF.

Il ‘Giornale di Brescia’ ha riportato che tra i ciottoli delle spiagge del Garda è stata rilevata la presenza di strani detriti bianchi simili a sassi ma che si sfaldano facilmente. Come specificato da Arpa, si tratta di un mix di sostanze chimiche e materia organica: saponi, detersivi, plastiche liquidi, metalli e altro che insieme rappresentano un pericolo per l’ambiente e anche una possibile minaccia per la fauna locale.

L’associazione ambientalista ha quindi deciso di inviare una comunicazione al sindaco di Desenzano, alla Guardia Costiere e ad Arpa chiedendo un intervento immediato affinché venga risolto e fermato definitivamente il problema degli scarichi illegali verso il lato. Nella comunicazione è stata fatta anche richiesta di procedere con i controlli necessari e con la separazione delle acque bianche da quelle nere.

Nei mesi scorsi, tra l’altro, c’era stata un’indagine approfondita attraverso un monitoraggio di cinque scarichi sul territorio che aveva fatto scattare l’allarme in merito alla qualità delle acque del lago di Garda. Gli scarichi controllati erano: il canale di Villa Bober e il canale di Villa de Asmundis a Rivoltella, lo scarico al porto di Rivoltella, lo scarico in Maratona e lo scarico sul Lungolago C. Battisti nei pressi dell’ex spiaggia Feltrinelli.

Le richieste del WWF

Paolo Zanollo, referente per Brescia del WWF, a ‘Il Dolomiti’ ha parlato così di quanto sta succedendo sul Garda: “Si tratta di un composto che da anni troviamo a chili sulle spiagge del basso Garda, negli scorsi anni noi subacquei del Wwf eravamo riusciti a individuare anche gli scarichi di emergenza dai quali il materiale fuoriusciva”.

Il referente ha poi raccontato: “La settimana scorsa, dopo una segnalazione ne abbiamo raccolti ben 25 chilogrammi su un tratto di spiaggia. Il composto si presenta di dimensioni differenti, dagli aggregati più piccoli fino a veri e propri ‘massi’. Si tratta, come detto, di situazioni che persistono da tempo, sappiamo che sono in pratica reflui che escono da dove non dovrebbero uscire”.

IL WWF ha deciso di inviare una lettera sulla questione al sindaco di Desenzano e agli enti competenti, chiedendo un rapido intervento da parte delle istituzioni: “Gli scarichi di emergenza dovrebbero funzionare, appunto, solo in caso di emergenza – ha dichiarato il referente del WWF per Brescia – ciò che serve qua, nel basso lago, non è un depuratore, ma piuttosto una separazione fognaria totale tra le acque nere e quelle bianche. È inutile nascondere il problema, prima di abbellire il lago dobbiamo pensare a risanarlo”.