La Fondazione San Patrignano è anche una collezione d'arte
A Rimini è esposta in mostra la collezione d'arte contemporanea della Fondazione di San Patrignano, composta da 60 opere di artisti di tutto il mondo
La Fondazione di San Patrignano, protagonista negli ultimi giorni di una serie televisiva firmata Netflix, è anche una collezione d’arte contemporanea. Le opere sono attualmente esposte a Rimini nell’ambito del progetto “PART – Palazzi dell’arte Rimini: la collezione della Fondazione San Patrignano in mostra” che Artribune ha eletto come “miglior nuovo progetto” nella classifica Best of 2020.
Le opere presenti sono state donate alla Fondazione San Patrignano, rendendole inalienabili per cinque anni, con lo scopo di accrescerne il valore e renderle fruibili al pubblico. La collezione trae ispirazione dal modello anglosassone: i lavori sono già stati protagonisti di diverse mostre itineranti in giro per l’Italia, come quella alla Triennale di Milano, a Palazzo Vecchio di Firenze, a Palazzo Drago a Palermo e al Museo di Santa Giulia di Brescia, capitale della cultura insieme a Bergamo nel 2023.
Sotto il titolo di “Work in progress”, le opere della Fondazione San Patrignano sono state esposte anche al Maxxi di Roma: nel museo capitolino, così come nelle altre mostre, veniva presentato un corpus di 20/25 lavori, insieme a un contenuto esclusivo per l’occasione.
La collezione d’arte contemporanea di San Patrignano a Rimini
La collezione d’arte contemporanea della Fondazione San Patrignano in esposizione al PART di Rimini si dipana attraverso 60 opere mixed media. Il progetto, tra le mostre d’arte da non perdersi in Italia nel 2021, inizia con l’accoglienza della grande opera murale realizzata dall’artista britannico David Tremlett insieme ai ragazzi ospiti della comunità. Andando avanti, il percorso artistico si disloca tra le opere corredate della opportuna documentazione, delle informazioni a fini assicurative. Ogni lavoro esposto risponde a degli standard di valore fissati dal Cda della Fondazione.
Gli artisti esposti nel progetto “PART – Palazzi dell’arte Rimini: la collezione della Fondazione San Patrignano in mostra” sono: Mario Airò, Vanessa Beecroft, Bertozzi & Casoni, Domenico Bianchi, Alessandro Busci, Pier Paolo Calzolari, Maurizio Cannavacciuolo, Loris Cecchini, Jake e Dinos Chapman, Sandro Chia, Roberto Coda Zabetta, George Condo, Enzo Cucchi, Zehra Doğan, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Flavio Favelli, Giuseppe Gallo, Alberto Garutti, Giorgio Griffa, Shilpa Gupta, Mona Hatoum, Damien Hirst, Carsten Höller, Emilio Isgrò, William Kentridge, Loredana Longo, Claudia Losi, Iva Lulashi, Ibrahim Mahama, Agnes Martin, Paul McCarthy, Igor Mitoraj, Gian Marco Montesano, Mimmo Paladino, Yan Pei-Ming, Achille Perilli, Diego Perrone, Luca Pignatelli, Pino Pinelli, Michelangelo Pistoletto, Gianni Politi, Matteo Pugliese, Pietro Ruffo, Mario Schifano, Julian Schnabel, Elisa Sighicelli, Andreas Slominski, Ettore Spalletti, Grazia Toderi, Francesco Vezzoli, Velasco Vitali, Silvio Wolf, Xiaongang Zhang.
La Fondazione di San Patrignano, nata nel 1978, ospita attualmente circa 1.200 persone e nel corso di oltre 40 anni di storia, ne ha accolte più di 26.000. Sono tante le attività a sostegno che svariano dalla produzione di vini e prodotti gastronomici all’artigianato e alla cosmetica. Di questi fa parte anche la collezione d’arte contemporanea di Rimini, ispirata alle grandi fondazioni anglosassoni per intraprendere un percorso verso la sostenibilità economica della fondazione, attraverso il coinvolgimento di artisti, galleristi e collezionisti che hanno creduto nel lavoro e nella missione della comunità.
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