Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023: ok del Governo
C'è il via libera del Governo: Bergamo e Brescia, due delle città più colpite dall'emergenza Coronavirus in Italia, diventano Capitali della Cultura 2023
Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023: è arrivato l’ok da parte della Commissione Bilancio alla Camera all’emendamento firmato dal bergamasco Devis Dori e sottoscritto dal bresciano Claudio Cominardi.
Si tratta di un enorme passo in avanti per il prestigioso riconoscimento da attribuire a due dei centri più colpiti dall’emergenza Coronavirus. In seguito ai disagi causati dalla pandemia in tutta Italia, le candidature per il prossimo anno sono slittate al 2022. Parma è stata confermata Capitale della Cultura anche per il 2021, mentre nel 2023 toccherà a Bergamo e Brescia.
“Bergamo e Brescia, con la loro storia e bellezza, meritano da tempo questo titolo – ha scritto Claudio Cominardi su Facebook dopo l’ok del governo – adesso potranno dimostrare di essere motore di cambiamento. Lavoriamo per una vera Cultura: quella che promuove i beni comuni e la partecipazione dei cittadini, che sostiene un’economia rispettosa dell’ambiente e la salute, che crea servizi innovativi e inclusivi. Le risorse, non solo economiche e finanziarie, ma anche umane, non ci mancano. Dobbiamo solo aver coraggio”.
Il testo del decreto dovrà essere approvato e il voto finale a Montecitorio è atteso nei prossimi giorni. Il provvedimento passerà al Senato dove otterrà l’ultimo via libera definitivo entro il 18 luglio 2020: si tratta dello step finale per permettere la conversione del decreto in legge.
L’idea è nata nel corso del mese di maggio, quando Bergamo e Brescia si sono candidate insieme al titolo Capitale della Cultura. I sindaci dei due capoluoghi lombardi, Giorgio Gori e Emilio Del Bono, insieme ai rispettivi assessori alla cultura Nadia Ghisalberti e Laura Castelletti, hanno lavorato a un dossier condiviso, spinti dalla volontà di risollevarsi dal dolore e progettare un futuro sereno.
Il progetto è stato accolto con entusiasmo da bresciani e bergamaschi. I primi cittadini Del Bono e Gori, quest’ultimo tra i sindaci più popolari in Italia, da anni lavorano per cercare di avvicinare le due realtà attraverso collaborazioni che riguardano i settori della cultura, del turismo e della gastronomia.
Il titolo di Capitale della Cultura rappresenta un’occasione unica per Bergamo e Brescia, due delle città più colpite dalla pandemia di Covid-19 in Italia. I centri lombardi potranno ripartire, cooperando insieme per incrementare l’offerta del proprio patrimonio culturale, attirando turisti e creando nuove opportunità di sviluppo e formazione fondamentali per tutto il territorio.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Nuovo caso scontrino in Trentino: la protesta dello scrittore
-
Una frana fa riemergere il ghiacciaio "dimenticato" del Pelmo
-
I panettoni di Cannavacciuolo per il Natale 2024: novità e prezzi
-
Misterioso cattivo odore in tutta Lecce: la nota della Provincia
-
Quanto fatturano i top chef d'Italia, da Bottura a Cannavacciuolo
-
I migliori 100 vini e vignaioli d'Italia: la guida 2024
-
Italia, spesa militare per il 2025: maxi aumento, spunta la cifra
-
Nuovo allarme sull'olio italiano: cosa sta succedendo
-
Castello delle Cerimonie, la Las Vegas di Napoli sul Times