San Casciano, la scoperta archeologica più importante dell'anno
L'Italia può fregiarsi per la prima volta del riconoscimento per la scoperta archeologica più importante dell'anno: è avvenuta a San Casciano
Il prezioso patrimonio archeologico italiano, appena un anno fa, si è arricchito di nuove testimonianze del passato: presso il sito di San Casciano dei Bagni (prov. di Siena), sono infatti state rinvenute 24 statue di bronzo di epoca etrusca e romana. Che fosse una scoperta importantissima lo si era capito subito. Ma ora arriva il riconoscimento ufficiale: le è stato infatti conferito l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, l’unico premio a livello internazionale dedicato ai ritrovamenti archeologici. Questa è la prima volta per l’Italia, che pure vanta una notevole quantità di scoperte davvero molto interessanti.
San Casciano dei Bagni, il premio
Nella splendida cornice di Paestum, dove ha luogo la XXV Borsa mediterranea del turismo archeologico, la scoperta avvenuta a San Casciano dei Bagni ha ottenuto il prestigioso premio internazionale intitolato a Khaled al-Asaad. “Sono molto onorato di ricevere questo riconoscimento a nome delle studentesse e degli studenti di archeologia che dall’Italia e da tutto il mondo ogni estate vengono a San Casciano dei Bagni a scavare con Emanuele Mariotti, con Ada Salvi e con me” – ha affermato Jacopo Tabolli, direttore scientifico degli scavi – “Il nostro è un esperimento di archeologia civica dove tutela, ricerca, valorizzazione e fruizione coesistono e che ha fatto della comunicazione pubblica uno dei suoi tratti costitutivi”.
A contendersi il titolo, quest’anno erano cinque scoperte archeologiche di grandissima importanza. Quella italiana ha dovuto sfidare nientemeno che l’Egitto (dove è stata rinvenuta la piramide della regina Neith), l’Iraq (con la scoperta di un’intera città dell’età del bronzo), il Guatemala (qui è stato ritrovato il più antico calendario Maya) e la Turchia (gli archeologi hanno individuato una città sotterranea di 2.000 anni fa). Appare ancora più chiaro quanto, dunque, questo premio sia stato meritato.
Il ritrovamento del 2022
Ma in che cosa consiste la scoperta fatta lo scorso anno a San Casciano dei Bagni? Presso questo piccolo borgo sono presenti le antiche testimonianze di un santuario votivo romano, con vasche sacre un tempo piene di acque bollenti, fontane e altari meravigliosi. È qui che gli scavi hanno riportato alla luce 24 statue di bronzo, ben protette dal fango: sono risalenti ad un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C., e presentano delle iscrizioni in etrusco e in latino, che si sono perfettamente conservate.
Probabilmente, ciò è dovuto alla presenza di sorgenti termali di acqua calda che hanno permesso alle statue di riemergere completamente integre. Cinque di esse sono addirittura alte quasi un metro, ed è facile immaginare che arrivino da grandi famiglie nobiliari dell’Etruria, appartenenti all’élite etrusca e in seguito a quella romana (forse alcune di esse vantavano anche qualche imperatore tra i loro membri).
Secondo gli esperti, le statue dovevano essere sistemate sul bordo esterno della vasca sacra più grande, poggiate su enormi blocchi di travertino. Nel corso dei secoli, le splendide sculture sarebbero state gradualmente staccate e depositate sul fondo della piscina, come offerta votiva. Accanto ad esse, in effetti, sono state ritrovate anche 6.000 monete in argento, bronzo e oro, un’ulteriore testimonianza della tradizione rituale dedicata alle divinità.
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