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A Roma, nessuno vuole lo storico Casale con vista San Pietro

Gara deserta per la valorizzazione del Casale delle Vignacce a Roma, storico immobile del Parco dell'Appia Antica con vista mozzafiato su San Pietro

Casale delle Vignacce: gara deserta

A Roma c’è uno storico casale, con una splendida vista mozzafiato sulla cupola di San Pietro, che nessuno vuole: si tratta del Casale delle Vignacce, situato a qualche centinaio di metri dall’Appia Antica e immerso nel verde.

Il Parco dell’Appia Antica ha manifestato nei mesi scorsi la necessità di procedere alla valorizzazione dell’immobile: nonostante la sua posizione e la spettacolare vista, la gara per il suo affidamento è andata deserta.

Per questo motivo ancora non è possibile chiudere il capitolo legato alla valorizzazione di uno spazio pubblico che con interventi mirati, potrebbe diventare un’area importante per i visitatori che intendono fare un viaggi nella storia dell’Appia, una delle vie consolari più importanti di Roma.

Casale delle Vignacce a Roma: gara deserta per la valorizzazione

L’offerta per la gara di affidamento del Casale delle Vignacce prevedeva una base d’asta di 68 mila euro e un’entità di appalto di 1,3 milioni di euro. Ai vincitori avrebbe dato la possibilità di gestire i 2.000 metri cubi del Casale insieme a tutto il terreno al suo esterno, dietro il pagamento di un canone annuo da corrispondere direttamente al Parco dell’Appia Antica.

L’ente regionale del Parco aveva già provveduto a un intervento di recupero della struttura, con lavori terminati circa dieci anni fa. Nei documenti della gara per la valorizzazione, l’ente ha richiesto anche la cifra di 343 mila euro destinata a interventi come la ricostruzione di un manufatto e la creazione di spazi per la cucina, sale di ristorazione e camere per l’ospitalità.

In base a quanto previsto dal Parco dell’Appia Antica, la durata della concessione del Casale delle Vignacce sarebbe andata da un minimo di sei anni a un massimo di venti anni. Questo arco temporale avrebbe permesso ai vincitori della gara di rientrare dell’investimento, così da concentrare le proprie attenzioni sul progetto di recupero e valorizzazione in linea con i criteri di sostenibilità ambientale.

Nonostante la gara per l’affidamento del Casale delle Vignacce sia andata deserta, l’obiettivo di poter valorizzare questo patrimonio della Capitale con vista mozzafiato su San Pietro non è ancora tramontato del tutto. L’ente pubblico del Parco dell’Appia Antica ha valutato nuove modalità per riaprire alla possibilità di un affidamento del casale a investitori privati. La gara andata deserta ha fatto slittare i tempi per la definizione di un accordo: adesso il ruolino di marcia è destinato ad allungarsi, perché vanno rivisti i programmi per la definitiva riapertura al pubblico del casale.

Riuscire a recuperare e valorizzare il Casale delle Vignacce dell’Appia Antica significherebbe donare a tutta la città di Roma e in modo particolare al quadrante del Parco, una nuova centralità ricettiva. Nel corso del 2021, tra l’altro, nel Parco dell’Appia Antica è tornato alla luce un tratto di via Latina: la scoperta è avvenuta grazie alle ricerche condotte su un nucleo edilizio nel settore più monumentale dei resti dell’area archeologica.

Restando in tema di strade consolari di Roma, è stato scoperto un ponte di età imperiale in via Tiburtina: Restando in tema di strade consolari di Roma, è stato scoperto un ponte di età imperiale in via Tiburtina: la scoperta è avvenuta nel corso dei lavori per l’allargamento dell’attuale strada. In base ai primi studi effettuati, il ponte serviva all’antica Tiburtina ad attraversare il Fosso di Pratolungo, nel punto in cui il corso d’acqua confluisce nell’Aniene.