Rimini è la Capitale Italiana della Giornata della Memoria 2021
Rimini è stata scelta come Capitale Italiana della Giornata della Memoria, dato che la città è stata tra le prime a promuovere viaggi presso i campi di concentramento
La città di Rimini è stata scelta quest’anno come capitale italiana per le iniziative legate alla Giornata della Memoria che si celebra ogni anno il 27 gennaio. La città ha organizzato un ricco calendario di iniziative nei giorni che vanno dal 22 al 31 gennaio per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Rimini, la Città della Memoria 2021
Rimini è considerata una delle prime amministrazioni italiane che aveva deciso di incoraggiare e favorire, già nei primi anni Settanta, viaggi studio verso gli ex campi di concentramento nazisti, affinché giovanti studenti potessero essere informati sulle atrocità commesse. Per questo la città è stata scelta come Capitale Italiana 2021 per il ricordo della Shoah.
L’Amministrazione comunale della città, infatti, si è sempre impegnata non solo in attività di formazione storica ma anche nell‘educazione civica, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su tematiche importanti come l’antisemitismo, il razzismo e la xenofobia.
La città di Rimini e i diversi comuni del capoluogo hanno organizzato molti eventi anche in streaming, vista l’emergenza sanitaria in atto, in modo da creare un momento di comprensione e di riflessione su questa pagina buia del Novecento. Ci saranno sia eventi dedicati al contesto storico internazionale sia approfondimenti sulla realtà locale e diversi spazi saranno riservati anche alle testimonianze dirette dei sopravvissuti.
Il capoluogo romagnolo ha organizzato diverse iniziative che coinvolgono anche gli studenti delle scuole affinché i giovani siano sempre informati ed educati sulle atrocità commesse.
La Giornata della Memoria
La Giornata della Memoria è una commemorazione internazionale che si celebra ogni anno il 27 gennaio per ricordare le vittime dell’Olocausto nazista. La scelta di questa specifica giornata è stata fatta perché il proprio il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, scoprendo tutte le atrocità commesse dal regime.
La data è stata istituita da una risoluzione dell’ONU nel 2005 in ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebraico perpetrato dal regime nazi-fascista che portò alla morte non solo milioni di ebrei, ma anche di persone appartenenti a minoranze etniche.
Le testimonianze di quelle atrocità sono giunte fino a noi grazie ai superstiti dell’Olocausto, ovvero tutte quelle persone che riuscirono a scampare alle attività di persecuzione razziale e politica e di pulizia etnica messe in atto dalla Germania e dai suoi alleati.
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