Reggia di Venaria, il gioiello sabaudo conquista la terza stella Michelin
A dieci anni dalla riapertura dopo il restuaro, la Reggia di Venaria si conferma una della mete più ambite nel panorama turistico piemontese
Considerata la Versailles del Piemonte, la reggia di Venaria Reale, dopo un lungo restauro che ne ha esaltato la sua antica bellezza, ha conquistato la terza stella verde Michelin, l’attestato di eccellenza che la guida francese riconosce a quei luoghi che rappresentano delle superiorità nel panorama del turismo itinerante.
60 ettari di giardini, 80mila metri quadri di splendida struttura barocca che trasudano regalità e bellezza da ogni angolo, un’unicità paesaggistica e una meraviglia architettonica che nel 1997 è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità Unesco, riconoscimento che ha reso l’ultimazione dei lavori di restauro, completati nel 2007, e la relativa riapertura al pubblico, uno degli eventi più attesi nel panorama culturale europeo di inizio secolo.
Progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte, l’edificio venne costruito a metà del Seicento come residenza di caccia di Carlo Emanuele II. Con lo scorrere del tempo e l’avvicendamento della dinastia, la bellissima struttura situata poco distante dal centro di Torino è stata migliorata dalla Galleria Grande, la cappella di Sant’Uberto, arricchimenti che nel tempo hanno dato spazio anche al Rondò e le statue delle Stagioni che hanno reso ancora più armoniosa la struttura.
Sono decine di migliaia le presenze che il gioiello di architettura cattura ogni anno non solo per la bellezza dei luoghi, ma anche per la selezionata offerta culturale che soddisfa anche i piemontesi che già hanno dimestichezza con le armonie della reggia. Il recuperò è frutto del lavoro sinergico delle varie amministrazioni che si sono susseguite nel tempo e che hanno ridonato alla reggia quell’inimitabile bellezza che la pone al pari della “Galerie des Glaces” della reggia di Versailles, la madre di tutte le dimore regali.
Il riconoscimento della guida Michelin conferma l’eccellenza della città di Torino e si unisce alle altre numerose stelle che arricchiscono il territorio piemontese: il museo Egizio, il museo del Cinema e quello dell’Auto rappresentano i principali luoghi esaltati dalla guida francese. In totale, contando anche le periferie, si arriva a picchi di 115 stelle, un’ulteriore conferma di quanto la città di Torino sia una delle mete più ricche di storia, tradizioni e cultura dell’interno panorama europeo.
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