La Rai pronta a vendere viale Mazzini
Rivelate le intenzioni della Rai sulla storica sede di Viale Mazzini: un documento riservato rivela i motivi per cui il palazzo sarà messo in vendita
Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali ma un documento riservato condiviso da La Repubblica racconta il progetto Rai di vendere la sede storica di viale Mazzini. Secondo quanto dichiarato, i costi per la manutenzione e di bonifica dall’amianto sarebbero troppo alti.
Perché la Rai vuole vendere la sede di Viale Mazzini
Nonostante la Rai abbia affermato in una nota ufficiale che nessuna decisione è stata presa dal Cda, un documento riservato ha divulgato quella che sembra essere la strategia pensata dalla televisione di Stato in merito alla gestione degli immobili.
L’opzione attualmente vagliata è quella di trasferire i 1324 dipendenti della storica sede di Viale Mazzini verso Saxa Rubra dove è in programma la costruzione di nuovi edifici con una superficie di 22 mila metri quadri all’interno di un terreno di proprietà che giace inutilizzato.
Perché la Rai vuole vendere la sede di Viale Mazzini? Il motivo sarebbe legato ai costi di gestione dell’immobile datato; edificato negli anni ’60 porta i segni di usura oltre ad un problema importante di amianto da bonificare che ancora non è stato smaltito.
Il preventivo è di 90 milioni e nonostante il bilancio della Rai sia in pari questa cifra potrebbe essere davvero eccessiva da gestire. Il costo troppo alto sta portando verso la cessione della sede di Viale Mazzini come svelato da un documento riservato raccontato su La Repubblica.
Le potenzialità della sede di Rai
La sede di viale Mazzini si trova nel cuore di uno dei quartieri più belli di Roma: quello della Vittoria; centrale e allo stesso tempo elegante ha sicuramente grandi potenzialità nel mercato delle vendite. Le medesime parole sono state utilizzate anche per descrivere gli uffici vicini che si trovano rispettivamente in Via Col di Lana, in Via Cadlolo e in via Oslavia.
Il documento riservato parteggia per la vendita della sede mentre allo stesso tempo, Carlo Fuortes amministratore delegato Rai si occupa di completare un nuovo piano industriale per l’azienda che comprende come ottimizzare gli immobili di proprietà.
Fuori dalla trattativa il centro di produzione di Saxa Rubra in cui vengono prodotti TG e programmi; l’idea è quella di ampliare proprio quella zona edificando nuove palazzine su un terreno di proprietà attualmente non utilizzato.
Le dichiarazioni sulla possibile vendita
Il primo a prendere voce e a rilasciare una dichiarazione a La Repubblica è Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva che si è espresso così: “Dopo le torri di Rai Way, questa dirigenza Rai vorrebbe svendere un altro pezzo pregiato del patrimonio del servizio pubblico: la storica sede centrale di Viale Mazzini ed altri immobili a Roma”.
Sempre il deputato ha continuato dicendo: “È accettabile che, senza alcun piano industriale né alcuna chiara direzione, gli amministratori pro tempore della Rai smantellino il patrimonio costruito dall’azienda in decenni di attività, grazie agli incassi del canone degli italiani? Se i conti sono così a rischio, da dover mettere sul mercato tutti i gioielli aziendali, come è possibile allora che ogni giorno si legga di nuove assunzioni, nuove direzioni, nuove nomine?”
La Rai invece ha cercato di freddare gli animi specificando in una nota che “Nessuna decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione della Rai in merito al prossimo Piano Immobiliare che delineerà i nuovi investimenti dell’Azienda per gli anni a venire”.
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