Quattro italiani su dieci soffrono di notriphobia: che paura è
Stando a uno studio recente quattro italiani su dieci soffrono di notriphobia, una paura che colpisce soprattutto i più giovani della Generazione Z
Con l’arrivo della bella stagione cresce sempre di più la voglia di viaggiare ma soprattutto di concedersi una vacanza. Secondo una recente ricerca, però, sempre più italiani soffrirebbero di una nuova paura: quella di non aver ancora viaggi programmati. Ad affliggersi per questo stato d’animo che si chiama notriphobia sarebbero principalmente i giovani della Generazione Z.
Cos’è la notriphobia e chi colpisce
Notriphobia è un termine nuovo in italiano che si compone in realtà di tre diverse parole: “No – Trip – Phobia”. Phobia è un termine che deriva dal greco e significa paura, fobia appunto, mentre “no trip” è inglese e significa nessun viaggio. Mettendo insieme i significati di queste parole emerge che “notriphobia” identifica lo stato d’animo, la paura, di chi non avrebbe viaggi prenotati. In poche parole, ci sarebbero persone che soffrono dalla situazione di non aver ancora un viaggio programmato.
A parlare di questa situazione in Italia è stato l’Osservatorio sulle tendenze estive di PiratinViaggio, un noto portale di prenotazioni. Questo ha evidenziato come siano ben 4 su 10, ovvero il 40%, gli italiani che soffrono di questa fobia. Secondo lo studio condotto da PiratinViaggio, infatti, il fatto di programmare e prenotare una vacanza suscita sempre emozioni positive, come la felicità, mentre non avere viaggi prenotati porta a uno stato d’animo ben diverso, quasi di ansia e frustrazione. Stando ai dati la “notriphobia” colpisce principalmente i giovani appartenenti alla Generazione Z che hanno in media tra i venti e i trent’anni.
Molti degli intervistati giovani hanno spiegato che diverse preoccupazioni della vita quotidiana si sommano ora con il malessere causato dal fatto di non viaggiare e, quindi, di sentirsi statici in un posto. Dalle risposte, inoltre, emerge che per circa il 60% degli utenti intervistati il viaggio rappresenta una priorità e una buona possibilità per staccare la spina e scaricare lo stress. Per questo in molti si dicono disposti anche a rinunciare ad altre cose come cene fuori o nuovi acquisti pur di viaggiare.
Le tendenze viaggi per l’estate 2024
Secondo l’Osservatorio di PiratinViaggio ben l’87% degli italiani si sta preparando per partire in vacanza tra giugno e settembre 2024. Il quadro che emerge dalla ricerca è che gli italiani sono turisti che amano prenotare le ferie in media con circa 3 mesi di anticipo rispetto alla partenza; in particolare i cosiddetti Baby Boomers (la generazione nata tra il 1946 e il 1964) sono i viaggiatori che preferiscono riservare con più largo anticipo. Mentre solo il 6% è per le fughe “last minute”, ovvero per decidere all’ultimo minuto.
Per la maggior parte degli intervistati, la principale motivazione che spinge a prenotare un determinato viaggio è legata alla curiosità di scoprire nuove destinazioni o di ritornare in luoghi già visti. Specialmente tra i giovani, i social media come Instagram e TikTok giocano un ruolo significativo nella scelta della meta di un viaggio.
Per l’estate 2024, l’Osservatorio prevede una netta preferenza per le località balneari, che hanno raccolto il 68% delle preferenze. Se si guardano più nel dettaglio le mete estive scelte, si nota però che l’estero risulta più allettante dell’Italia soprattutto per i viaggiatori della Generazione Z. Si assesta, infatti, al 65% la cifra di viaggiatori che ha programmato una vacanza fuori dal Bel Paese. Chi ha deciso di rimanere all’interno dei confini nazionali ha esposto preferenze per regioni come Sicilia, Puglia, Sardegna e Toscana. Il Trentino-Alto Adige, invece, spicca come meta preferita per chi ama la montagna non solo in inverno.
All’estero vengono premiate molte nazioni europee vicine come Grecia, Spagna, Portogallo e Croazia, mentre fuori Europa è l’Asia la preferita. Un altro dei fattori affrontati dall’Osservatorio riguarda il budget di viaggio. La maggior parte degli intervistati, ovvero oltre il 60%, ha dichiarato di aver previsto una spesa entro i 1500 euro tutto incluso.
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