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Pompei, sale su tetto delle terme per una foto: caccia al turista

Caccia a una turista, che agli scavi di Pompei è salita sul tetto delle terme per scattarsi un selfie, infrangendo il regolamento del Parco Archeologico

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Pompei, sale su tetto delle terme per una foto: caccia al turista

Una giovane turista è salita sul tetto delle Terme centrali negli Scavi di Pompei per scattare una foto, infrangendo il regolamento del Parco Archeologico che vieta espressamente di salire, ma anche solo di sedersi o di appoggiarsi, sui monumenti del sito.

La turista, di cui per il momento non si conosce ancora l’identità e neanche la nazionalità, è stata fotografata a sua volta da un altro visitatore proprio nel momento dell’infrazione del divieto. Così sono scattate le indagini dei Carabinieri e della Soprintendenza.

I militari del posto fisso negli scavi hanno acquisito le immagini della videosorveglianza relative alla giornata di Ferragosto, giorno in cui si è verificato l’episodio, e ora si sta tentando di risalire all’identità della giovane turista, che per il suo gesto rischia ora una multa da 1000 a 3000 euro.

La Soprintendenza ha diffuso una nota ufficiale su quanto accaduto al Parco Archeologico di Pompei: “In seguito all’irresponsabile gesto della giovane turista salita sul tetto delle Terme Centrali di Pompei per scattare alcune foto personali, immortalata da un visitatore e riportata da alcuni giornali e social-web, la Direzione del Parco Archeologico di Pompei, nello stigmatizzare l’atto incivile e pericoloso per la stessa persona e per la tutela del monumento, sottolinea che l’accesso alla coperture delle Terme è interdetto al pubblico con adeguata segnalazione, come avviene in tutti gli spazi archeologici chiusi al pubblico e secondo il Regolamento degli Scavi presente agli ingressi del Parco. Questo atto deplorevole invita ancor di più a rispettare le norme generali di visita al sito e il giusto distanziamento anti-Covid, anche in virtù delle ultime indicazioni governative”.

Non è la prima volta che un turista infrange un divieto mentre è intento a visitare una delle bellezze artistiche italiane. Solo alcuni giorni fa, per esempio, un turista austriaco ha danneggiato la statua di Paolina Borghese realizzata da Antonio Canova nel tentativo di scattarsi una foto al museo Canova di Possagno, in provincia di Treviso. Poi si è dato alla fuga. In questo caso, però, le immagini di videosorveglianza hanno ripreso l’intera scena e hanno permesso di risalire all’identità del turista, che successivamente ha scritto una lettera di scuse.