Pompei, affresco "hard" nell'Insula dei Casti Amanti: la scoperta
Un affresco inedito riemerge a Pompei svelando dettagli inediti della vita e della cultura pompeiana in una residenza privata dell'antica città romana
Nella sorprendente cornice archeologica di Pompei, un recente scavo ha rivelato un altro tesoro artistico: un affresco erotico che ha destato curiosità e interesse tra studiosi e appassionati di storia romana. La scoperta è avvenuta nell’Insula dei Casti Amanti, dove le campagne di scavo hanno riportato alla luce una minuscola unità abitativa, una “tiny house” dell’epoca romana.
Nuovo affresco a Pompei: cosa è stato scoperto
L’Insula dei Casti Amanti, posta nel quadrante centrale del Parco Archeologico di Pompei lungo la Via dell’Abbondanza, prende il nome da un noto affresco che raffigura una coppia di amanti in un momento intimo durante un banchetto, con atteggiamenti signorili e sobri. L’area, suddivisa in due lotti, è stata oggetto di approfonditi lavori di scavo e restauro, accompagnati dalla creazione di una copertura per proteggere al meglio i reperti e gli ambienti emersi.
Tra le scoperte più interessanti emerge una piccola abitazione, o tiny house, collocata in questo quartiere centrale e caratterizzata dalla sorprendente assenza di un atrio, elemento solitamente presente nelle dimore pompeiane più lussuose per raccogliere l’acqua piovana. Una peculiarità architettonica, questa, che indica, secondo gli archeologi, le trasformazioni sociali e culturali che stavano attraversando la società romana nel I secolo d.C.
Le pareti dell’ ambiente, decorato in IV stile pompeiano, presentano dettagli straordinariamente raffinati. L’affresco, raffigurante Ippolito e Fedra, ha conferito alla dimora il nome provvisorio di Casa di Fedra.
Accanto a quest’opera si trova l’affresco recentemente scoperto, che illustra una scena “hard” ricca di simbologie che richiamano temi mitologici e sacrali del mondo antico: si tratta di una scena di natura intima, raffigurante un satiro e una ninfa in un amplesso. La rappresentazione pone in evidenza la vita quotidiana e culturale di Pompei e rivela la complessità e la ricchezza della società dell’epoca.
Le parole di Zuchtriegel sulla scoperta all’Insula dei Casti Amanti
La scoperta, resa possibile dal progetto di archeologia pubblica condotto a Pompei, rappresenta anche un esempio virtuoso di archeologia circolare: conservazione, studio, fruizione e accessibilità pubblica si intrecciano per restituire alla società l’importanza del nostro passato comune.
Come spiega il direttore del parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel: “L’archeologia deve essere di tutti perché solo così creeremo comprensione verso gli archeologi che lavorano in tutta Italia sui cantieri nell’ambito della cosiddetta archeologia preventiva”.
Questo principio, sottolinea Zuchtriegel, guida le scelte del Parco Archeologico, che coinvolge i visitatori in un’esperienza unica, portandoli a osservare dal vivo il lavoro degli archeologi e dei restauratori: “Se il cantiere della metro o di una strada ritarda a causa di rinvenimenti archeologici, visitare Pompei e osservare il lavoro di archeologi e restauratori può aiutarci a capire perché vale la pena documentare e salvaguardare le tracce delle generazioni che hanno vissuto prima di noi”.
Un elemento suggestivo della piccola dimora è anche il cortile, collegato all’interno da una finestra accanto al dipinto di Fedra. Lo spazio si apre su una grande vasca dipinta di rosso, mentre il piccolo larario, un altare domestico decorato con motivi vegetali e animali, completa l’ambiente, offrendo un colpo d’occhio su pratiche rituali e simboli di protezione.
Oggetti rituali, tra cui una lucerna e un bruciaprofumi, sono stati ritrovati ancora intatti, rivelando tracce di bruciato, ultimo segno delle offerte prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Al termine delle recenti ricerche nell’Insula dei Casti Amanti, anche Alberto Angela ha visitato i nuovi ambienti per un servizio esclusivo. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il servizio verrà trasmesso integralmente su Raiuno sabato 26 ottobre alle 15:05, all’interno del programma ‘Passaggio a Nord Ovest’.
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